Gkn: tremila in corteo per lanciare un segnale al governo. Giani: «Con me tutta la Toscana»

CAMPI BISENZIO (FIRENZE) – Un corteo con tremila persone per i lavoratorei della Gkn. Al grido siamo tutti Gkn il corteo di protesta ha completato il giro per la zona industriale di Campi Bisenzio ed e’ ritornato di fronte allo stabilimento. Grande partecipazione, con gli organizzatori che stimano, appunto, in oltre 3.000 persone presenti per la mobilitazione che punta a lanciare un segnale al Governo e al fondo inglese Melrose che ha annunciato l’intenzione di chiudere l’azienda. Fumogeni per attirare l’attenzione accompagnati da un mare di bandiere e di striscioni.

In cima il primo recita Insorgiamo, nel mezzo della folla invece si legge Nessuno ferma la rabbia operaia. Intorno all’area dello stabilimento Gkn la viabilita’ e’ bloccata, presidiata dalle Forze dell’ordine e si registrano lunche code con macchine e scooter parcheggiate ovunque nelle strade limitrofe.

Con gli operai anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: «Ho voluto scendere in piazza a fianco degli operai perché con me oggi è scesa idealmente in piazza tutta la Toscana contro un atteggiamento arrogante e non accettabile».

Giani ha poi aggiunto che i diritti fondamentali, come il lavoro, non si possono toccare. Ma soprattutto non con una modalità del genere. 422 operai licenziati con una email, e con loro le rispettive famiglie. Oltre a quelle degli altri lavoratori dell’indotto che hanno perso il lavoro. E soprattutto non per problemi produttivi, bensì finanziari. «La Toscana si sta attivando per costringere la proprietà a sedersi ad un tavolo. Ripeto, un atteggiamento del genere, offensivo della dignità di queste persone, non possiamo ammetterlo e faremo tutto quello che è possibile per scongiurare questa situazione drammatica».