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Olimpiadi Tokyo: quinto oro dalla vela, Ruggero Tita e Caterina Banti sbaragliano il campo

Caterina Banti (L) and Ruggero Tita  EPA/CJ GUNTHER

TOKYO -Per l’Italia è la quinta medaglia d’oro ai Giochi giapponesi, un’atra medaglia storica quella di Ruggero Tita e Caterina Banti nella classe Nacra 17 della vela. Si tratta infatti del primo oro olimpico ‘misto’, cioè di un team formato da uomini e donne, vinto dall’Italia alle Olimpiadi. In precedenza l’Italia aveva conquistato un argento a Mosca 1980 nel concorso completo dell’equitazione. Per quanto riguarda Tita è anche il primo oro olimpico vinto da un atleta della provincia di Trento nei Giochi estivi.

Siamo stati super coordinati e super sincronizzati: è questo il segreto di Tita e Banti. Ai microfoni della Rai, i due azzurri hanno evidenziato che questa medaglia è il premio per un “lavoro costruito in questi cinque anni”.

«Negli ultimi anni ci sono stati anche momenti di difficoltà, ma di medaglie ne abbiamo vinte tante e siamo venuti qui per ritarare quella più importante. E’ una grande emozione, siamo contenti». Tita e Banti hanno evidenziato di essere “andati in barca senza pensare alla medaglia. Il campo si adattava bene alle nostre peculiarità. Ha pagato la costanza in tutte le regate. Ha pagato tutto quello che – hanno concluso – abbiamo fatto in questi cinque anni”.

Inseguimento, Italia oro o argento, è in finale – Il quartetto italiano della prova di ciclismo su pista inseguimento ha ottenuto la qualificazione alla finale per l’oro delle Olimpiadi di Tokyo stabilendo il nuovo record del mondo della specialità in 3’42”.307, migliorando il precedente record dalla Danimarca in 3’44.672 che risaliva al 2020. La finale è in programma domani.

ciclismo, medaglie, Olimpiade, vela


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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