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Caso Gregoretti: Gup Catania assolse Salvini perché ha rispettato leggi in vigore. Le motivazioni della decisione

Classe GREGORETTI – CP 920

CATANIA – Il gup di Catania Nunzio Sarpietro – che a maggio aveva stabilito il non luogo a procedere per l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso dei migranti sulla nave Grregoretti – ha depositato le motivazioni della decisione di non mandare a processo per sequestro di persona il leader della Lega. Salvini aveva ritardato lo sbarco, nel luglio 2019, di 131 migranti dalla nave della Guardia costiera italiana nel porto di Augusta, nel Siracusano. «La formula il fatto non sussiste – si legge nelle motivazioni del Gup – e’ stata adottata perche’ l’imputato ha agito non contra ius, bensi’ in aderenza alle previsioni normative primarie e secondarie dettate nel caso di specie. Allo stesso non puo’ essere addebitata alcuna condotta finalizzata a sequestrare i migranti per un lasso di tempo giuridicamente apprezzabile».

Per il Gup, inoltre, la condotta di Salvini, in qualita’ di ex ministro, non deve essere ritenuta penalmente rilevante «dovendosi affermare che gli elementi proposti dal tribunale per i reati ministeriali di Catania, come legittimanti il rinvio a giudizio, si sono rivelati non fondati e comunque bilanciati da altri chiari e probanti dati probatori a
favore dell’inquisito che li rendono contraddittori, e soprattutto inidonei a sostenere l’accusa in un giudizio dibattimentale».

E sulla formula assolutoria del non luogo a procedere, il giudice Sarpietro ha sottolineato come: «appare piu’ favorevole all’imputato rispetto a quella invocata dalla difesa di ritenere il fatto come discriminato ai sensi dell’articolo 51 del Codice Penale (l’esercizio di un diritto o adempimento di un dovere, ndr), in quanto l’imputato (Salvini, ndr) avrebbe agito nell’esercizo di un diritto o comunque nell’adempimento di un dovere. Infatti la ricorrenza di una causa di giustificazione richiederebbe pur tuttavia la integrazione dell’elemento materiale
del reato ad avviso del giudice non configurabile…».

Sconfessate completamente le accuse delle sinistre e delle Ong, delle Associazioni dei migranti e dei migranti stessi, e sostanzialmente respinta al mittente l’accusa confermata dal Parlamento che approvò la sottoposizione al Tribunale dei ministri del comportamento dell’allora ministro dell’interno. Un bel fiasco delle sinistre terzomondiste e pro migranti.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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