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Controlli dei Carabinieri

Livorno, cadavere di donna nel campo: autopsia, non c’è violenza

Carabinieri effettuano un posto di blocco prima del Ferragosto davanti l’Arco di Costantino, Roma, 14 agosto 2021.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

LIVORNO – Secondo chi ha eseguito l’autopsia, non ci sono segni di violenza sul corpo della donna ritrovata cadavere in un campo in provincia di Livorno. Si tratta di una donna sui 30/35 anni di età, caucasica, ne resta ignota l’identità e serviranno altri accertamenti per chiarire il contesto del suo decesso.

Questii primi esiti dell’autopsia sul cadavere femminile scoperto il 21 agosto da un ciclista di passaggio su un lato della strada tra San Vincenzo e Campiglia (Livorno), in un campo di olivi. La vicenda rimane misteriosa tanto che si sono fatte avanti ipotesi giornalistiche per un possibile collegamento con il rave party nel Viterbese, ma gli investigatori dei carabinieri spiegano che non c’è nessun elemento di collegamento col raduno in Alto Lazio (dove pure era morto un giovane sul lago dove c’era l’evento) e che si tratta, appunto, di una mera ipotesi che non trova riscontro nelle indagini in corso.

Invece, dalle risultanze dei primi esami medico legali, dell’autopsia e della tac effettuata sul cadavere, emerge che si tratta di una donna molto magra e con la dentatura consumata nonostante l’apparente giovane età. Non ci sarebbero comunque segni di una morte violenta. Inoltre, sempre secondo quanto si apprende, sarà quasi impossibile effettuare l’esame tossicologico per lo stato di deterioramento degli organi interni e la mancanza di sangue. Possibile invece solo lo studio delle larve ritrovate sul corpo, che potranno contribuire a stabilire la data del decesso, calcolando i tempi del loro sviluppo.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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