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Rave party Viterbo: Lamorgese si difende, azione forza era controindicata

ANSA/

ROMA – La ministra Lamorgese si difende nel corso dell’informativa alla Camera sul caso del rave party di Viterbo. «È bene chiarire che gli eventi e i fatti locali che rientrano nella sfera dell’ordine e della sicurezza pubblica rimangono nella piena responsabilità decisionale dei prefetti e dei questori. Tuttavia le valutazioni emerse nei comitati sono state ampiamente condivise dal dipartimento della Pubblica sicurezza, che in simili evenienze opera in supporto delle autorità provinciali proprio in ragione delle gravi conseguenze che avrebbe potuto comportare l’uso della forza, e io stessa ho seguito passo passo il corso della vicenda rapportandomi con il capo della polizia, il prefetto e il sindaco di Viterbo e ho ritenuto che la scelta operativa non avesse alternative. Atteso l’elevato numero dei soggetti coinvolti, tra cui anche minori, le caratteristiche dell’area, la consistente presenza di automezzi, veniva valutato opportuno avviare da subito un’attività dissuasiva e di pressione sui partecipanti ravvisando invece come controindicata un’azione di forza. Lo sgombero dell’area con il ricorso a mezzi speciali, come idranti e lacrimogeni, attesa la conformazione rurale con la presenza di stoppie, facilmente incendiabili, e dove c’erano sistemi elettrici precari avrebbero potuto determinare rischi di ordine pubblico e pericoli per l’incolumità. In nessuno dei rave simili a quello di Viterbo che ci sono stati nel 2018 e nel 2019 si è deciso di intervenire con la forza».

Quanto all’accusa di mancata prevenzione, Lamorgese afferma che da nessuna polizia europea abbiamo avuto
indicazioni o informazioni circa la programmazione del rave. Ma sui social da tempo era stata avviata l’organizzazione.

Ma Giorgia Meloni critica la ministra e torna a chiederne le dimissioni. «Imbarazzante informativa in Parlamento
del ministro dell’Interno sul caso del mega rave di Ferragosto nel viterbese. Le parole della Lamorgese hanno confermato quello che sapevamo già: il Governo Draghi si è piegato all’illegalità e  ha consentito che per giorni e giorni un pezzo del territorio italiano diventasse una zona franca per fattoni e punkabbestia di mezz’Europa.
Nessuna assunzione di responsabilità politica di quello che è successo, nemmeno una parola di scuse nei confronti dei cittadini e degli imprenditori pesantemente danneggiati dal rave, nessuna misura concreta per scongiurare il ripetersi di episodi simili. Gli italiani non meritano un ministro così. Fratelli d’Italia ribadisce la totale
sfiducia nei confronti della Lamorgese e continua a chiedere le sue dimissioni»

 

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KULANKA

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