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Atene, EUMed9: Draghi incontra Mitsotakis e von der Leyen, focus su migranti e crisi da Covid-19

EPA/YANNIS KOLESIDIS

ATENE – «Sono estremamente felice di essere qui a questo summit. Anche il breve bilaterale con il primo ministro Kyriakos Mitsotakis è stata l’occasione per stabilire e migliorare un metodo per fare le cose assieme, per lavorare assieme, per cooperare di più». Lo ha detto il premier Mario Draghi dopo il bilaterale con il suo omologo ellenico tenutosi prima dell’inizio del vertice EuMed9.

Crisi regionali ma anche, e soprattutto, il dossier clima e quello immigrazione legato all’Afghanistan. Si parla soprattutto di questo all”ottavo Vertice dei Leader dei Paesi meridionali dell’Unione europea, allargato per la prima volta alla Croazia e alla Slovenia. Quello di Atene è un summit tra Paesi che oltre alle profonde affinità storiche e geografiche e alla forte proiezione marittima, condividono sensibilità comuni su alcune tematiche europee, in particolare sui temi economici e sociali.

Con un occhio particolare all’Unione Economica e Monetaria e alla risposta alla crisi da Covid-19. I lavori si articoleranno in due riunioni plenarie: la prima dedicata al Cambiamento climatico; la seconda dedicata a più temi: Pace, Sicurezza e stabilità nel Mediterraneo; Agenda Europea; Promozione per una partnership rinnovata e rafforzata con i Paesi del Vicinato meridionale.

Teatro del summit  la Stavros Niarchos Foundation, nuovissimo centro culturale disegnato da Renzo Piano e situato sulla baia di Faliro, nei pressi del Pireo.

La discussione proseguirà nel corso di una cena tra i Capi di Stato e di Governo, in cui verranno approfondite le tematiche relative alla crisi afghana, alle minacce ibride e alla crisi migratoria. Obiettivo centrale, spiegano fonti governative, è che il vertice dei Leader del Med9 promuova iniziative a beneficio della prossima generazione di cittadini europei, favorisca una collaborazione rafforzata con i Paesi del Vicinato Sud, basata in primo luogo sul rilancio delle economie regionali e dell’occupazione giovanile. Investire tempestivamente in politiche europee efficaci per l’Europa di domani costituisce un obiettivo prioritario dell’edizione EuMed 2021.

«Sempre contenta di incontrare il primo ministro Mario Draghi. Abbiamo discusso dei progressi su NextGenerationEu in Italia e le priorità di cui ho parlato nel mio discorso sullo stato dell’Unione». Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che partecipa alla riunione EuMed ad Atene.

Una parte dei nuovi fondi, pari a 4,5 miliardi di euro, saranno veicolati tramite il Fse (Fondo sociale europeo) – Politiche attive del lavoro a sostegno del lavoro nelle aree più colpite dalla pandemia. I fondi aggiuntivi contribuiranno ad aumentare l’assunzione di giovani e donne, e a sostenere la formazione dei lavoratori e i servizi mirati per chi cerca lavoro. Inoltre, serviranno a proteggere i posti di lavoro nelle piccole imprese in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. I nuovi fondi per l’Italia contribuiranno a creare lavoro, specialmente per i giovani e le donne, nelle regioni dove c’è più necessità, ha sottolineato il commissario Ue al lavoro Nicolas Schmit. I finanziamenti di React-Eu – ha osservato dal canto suo la commissaria per i fondi strutturali Elisa Ferreira – aiuteranno gli italiani delle regioni più colpite dalla crisi e serviranno per gettare le basi di un’ economia moderna orientata al futuro.

In particolare, 2,7 miliardi di euro serviranno a ridurre del 30% le tasse pagate sui contributi previdenziali dalle piccole imprese con sede in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna a condizione che il lavoratore mantenga il posto di lavoro per almeno 9 mesi dopo il periodo per cui è richiesta l’indennità. Altri 200 milioni verranno investiti per ridurre i contributi previdenziali a favore dei datori di lavoro che nel 2021 e nel 2022 assumono under 36 anni con contratto a tempo indeterminato, mentre 37,5 milioni di euro andranno a sostegno delle imprese che reclutano donne. Il ‘fondo per le nuove competenze’ riceverà un miliardo di euro per finanziare le ore non lavorate, a causa ad esempio di difficoltà dell’azienda, purché utilizzate dai lavoratori per frequentare corsi di formazione. 500 milioni di euro, poi, saranno destinati al rafforzamento della rete dei servizi pubblici per l’impiego.

Infine, 81,7 milioni di euro sosterranno le autorità italiane nella preparazione, gestione, controllo e valutazione dei nuovi programmi. Oltre ai finanziamenti del Fse, il programma nazionale del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead) riceverà 190 milioni di euro per fornire aiuti alimentari ad almeno 2,5 milioni di persone bisognose.

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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