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Divieti per i monopattini, divieto di fumo alla guida. E i comuni potranno vietare le carrozze con i cavalli

Si chiama decreto infrastrutture, ma tratta anche, e ampiamente, di circolazione stradale. Secondo me giunge a proposito per mettere un po’ d’ordine: soprattutto per quanto riguarda i monopattini. L’ho scritto e lo ripeto: vanno regolamentati per impedire che siano un pericolo per chi li usa e per gli altri. Così come vorrei che si prendessero provvedimenti severissimi contro tutti coloro, per esempio, che, in bicicletta, hanno preso il vizio di andare contromano. E nessuno, almeno a Firenze, fa niente. Si può sequestrare la bici? Anche quando sfrecciano con il rosso rischiando incidenti drammatici? Ed è in arrivo anche un provvedimento che darà ai comuni la possibilità di vietare il transito alle carrozze trainate dai cavalli. Ma vediamolo, questo decreto, che sicuramente farà discutere e che sembra una specie di omnibus. Contiene di tutto: dal divieto di fumo alla guida, alla stretta sui monopattini, all’inasprimento delle sanzioni per chi guida parlando al cellulare, dalla riproposizione del bonus taxi, decisamente allargato rispetto alla versione del 2020, all’estensione temporale del foglio rosa da 6 a 12 mesi. Sono molti i temi oggetto degli emendamenti segnalati dai partiti per integrare il decreto infrastrutture all’esame della Camera. C’è chi, nella Lega, propone ad esempio di alzare il limite di velocità in autostrada a 150 chilometri orari (se a tre corsie e dotata di specifiche apparecchiature di calcolo della velocità) e chi, praticamente tra tutte le forze politiche, punta invece ad una stretta sui monopattini.

EMENDAMENTI – Asaps – Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale – ricorda appunto che da martedì a giovedì le Commissioni IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei Deputati inizieranno a votare i 434 emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, recante ‘disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali. Oltre 180 emendamenti riguardano l’art. 1 del Dl Infrastrutture, con numerose modifiche al Codice della Strada, peraltro già inserite in altri disegni di legge che ancora non hanno visto l’Aula di Montecitorio ma che risultano avere un’ampia maggioranza proprio in Commissione Trasporti.

MONOPATTINI  – Tra le modifiche più numerose che saranno votate dai deputati quelle che riguardano la micromobilità elettrica, appunto le regole dei monopattini in particolare, con la proposta di nuovi obblighi assicurativi, di targhino e di casco ma anche sulla migliore regolamentazione dell’utilizzo con modalità free floating, cioè quando l’utente prende dove vuole il veicolo, lo usa e lo abbandona ancora dove vuole, con una vera e propria giungla di monoattini lungo le vie e le piazze che spesso ha creato anche pericolo ai pedoni, specie agli anziani e alle mamme con carrozzina. Verrebbe data la possibilità ai Comuni di individuare, con delibera di Giunta, appositi spazi riservati alla sosta dei monopattini, distinti da apposita segnaletica. E dovrebbero anche individuate zone no-monopattini, ben segnalate. Proposte anche campagne informative sugli obblighi e le corrette modalità di utilizzo dei monopattini.

CARROZZE E CAVALLI – Nella classificazione dei veicoli verrebbero inserite anche le biciclette elettriche, con attenzione maggiore agli utenti vulnerabili, la possibilità per i comuni di vietare i servizi di piazza con veicoli a trazione animale, cioè le carrozze trainate dai cavalli. A Firenze che cosa succederà? Palazzo Vecchio bloccherà i fiaccherai che sono comunque gli ultimi eredi di una lunga tradizione? Sanzioni pesanti, con sospensione della patente, per il getto di oggetti dei veicoli, obblighi per i Comuni di pubblicare sui propri siti internet le relazioni ove indicare come sono stati investiti le risorse delle sanzioni al Codice della Strada. Ed ancora viene proposta la sanzione per il conducente di un veicolo, per il mancato uso delle cinture di sicurezza per i trasportati maggiorenni. Tra gli emendamenti più attesi per l’approvazione, anche l’inasprimento delle multe per chi utilizza apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani. Si passa ad una sanzione da 422 a 1.697 euro (oggi è da 167 a 661 euro) e l’importante novità della sospensione della patente da 7 giorni a due mesi, con la decurtazione di 5 punti. La recidiva nel biennio comporterà una sanzione amministrativa da 644 a 2588 euro e la sospensione della patente da uno a tre mesi, con 10 punti decurtati sulla patente.

FUMO ALLA GUIDA – Proposto anche il divieto di fumo durante la guida, stalli riservati ai veicoli di cittadini che si recano in farmacia, modifiche alle norme che regolamentano il divieto di utilizzo di veicoli con targa straniera da parte di cittadini residenti in Italia da più di un anno dopo le polemiche per i lavoratori frontalieri che hanno subito sequestri dei mezzi, obblighi di cinture di sicurezza su tutti gli scuolabus. Viene proposto l’accertamento sui documenti di guida e dei veicolo attraverso i collegamenti telematici, anziché con l’invito ad esibirli presso un ufficio di polizia. Ed ancora: viene richiesto che i veicoli adibiti al servizio delle persone con disabilità non corrispondano alcuna somma quando sostano negli stalli a pagamento, che tutti gli organi di polizia stradale lascino il preavviso di accertamento per i divieti di sosta (ora solo alcuni comuni aderiscono a tale procedura), in modo da permettere al trasgressore di aderire in misura ridotta senza spese di notifica. Tanta roba, come si vede. L’augurio? Che non arrivino veti e controveti politici. La sicurezza dovrebbe essere la bussola orientativa per tutti.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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