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E' di Amanda la traccia genetica sul coltello considerato arma del delitto

Omicidio Meredith: Amanda Knox alle Iene, «i media italiani mi hanno dipinto come brutta persona»

Amanda Knox imputata per il delitto di Meredith
Amanda Knox

ROMA – Amanda Knox parla in esclusiva e per la prima volta ai microfoni della trasmissione e della tv italiana in generale, a distanza di 10 anni dal suo rientro negli Stati Uniti e dopo 14 anni dall’omicidio di Meredith Kercher.
Per la vicenda di cronaca che tutti ricordano, insieme a Raffaele Sollecito, la Knox era stata prima condannata, poi assolta in appello, poi nuovamente condannata (a seguito della decisione della Cassazione di ripetere il processo), infine ritenuta definitivamente non colpevole dall’accusa di aver ucciso la coinquilina a Perugia. La sentenza chiuderà per sempre la vicenda giudiziaria, ma il dibattito, anche a distanza di molti anni, non si è esaurito.

Sul motivo per cui non abbia mai parlato con la tv italiana, la Knox dice: «In 4 anni di carcere ho visto i media italiani dipingermi come la più brutta persona, non mi conoscevano, non mi parlavano. Hanno inventato la persona più brutale del mondo».
Ma quando dici che i media hanno distorto la tua immagine a cosa tiriferisci? «L’immagine di me era di una bugiarda, razzista, ossessionata dal sesso, che voleva male alla gente. Tutto quello che di più brutto si può dire di una donna l’hanno riferito a me».

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