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Pitti Uomo 101, Tamborini: «Ripresa c’è, ma a macchia di leopardo». Giani: «Bel segnale»

Pitti Uomo 101
(Foto Firenze Fiera)

FIRENZE – Il segnale c’è stato: Pitti Uomo, manifestazione internazionale della moda, è ripartita in presenza. «La pandemia ha lasciato sicuramente il segno, ma in parte ci siamo ripresi: la moda maschile in Italia è ancora sotto rispetto al 2019, ci mancano ancora una decina di miliardi circa per arrivare a completare la ripresa nel suo insieme, con una dimensione di ripresa che però è a macchia di leopardo». L’ ha affermato Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, intervenendo all’evento di apertura della 101/a edizione di Pitti Uomo, oggi, 11 gennaio 2022..

«Ci sono segmenti come quello del vestiario maschile formale – ha spiegato ancora Tamborini – che sicuramente soffrono ancora, ci sono altri segmenti come la camiceria che soffrono relativamente, ci sono dei segmenti come la maglieria e tutte le aree dello sportswear che invece sono cresciute già nell’anno passato e crescono ancora benissimo. Mi fa piacere che ci siano qui oggi tante persone con la cravatta, però di fatto sulla cravatta siamo sotto ancora del 40-45% rispetto all’anno passato».

Anche il sindaco, Dario Nardella, è intervenuto all’inaugurazione: Stiamo procedendo rapidamente perché la Fortezza da Basso venga completamente riqualificata, e quindi possa essere anche il luogo ideale dove continuare a crescere con le rassegne di Pitti». La gara per l’assegnazione dei lavori del nuovo padiglione Bellavista, ha spiegato Nardella, sarà avviata “nel corso del 2022, e come concordato avvieremo i lavori dopo il Pitti di gennaio 2023. Sono poi in fase avanzata anche le progettazioni degli altri due lotti, il padiglione Cavaniglia affidato all’architetto Stefano Boeri e il padiglione Machiavelli. L’inizio dei lavori di questi padiglioni è previsto nel 2023 dopo il Pitti di giugno. Si procederà poi con la riqualificazione del Padiglione Spadolini. L’opera di restyling, ha detto ancora il sindaco, consentirà di consegnare a Pitti una struttura all’avanguardia, che possa coniugare la storia, la bellezza, e la funzionalità. Non esiste nessuna fiera a cinque minuti a piedi dalla stazione dell’Alta velocità, nel cuore storico della città. Un grande asset, una grande opportunità per il sistema fieristico e per la moda, non solo della città ma di tutto il Paese.

«E’ un grande segnale di speranza quello che viene da questa edizione di Pitti Uomo, perché oggi noi cerchiamo una ricostruzione dopo quanto in due anni ci ha condizionato l’emergenza sanitaria». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo all’evento di apertura della 101/a edizione di Pitti Immagine Uomo. Giani ha aggiunto che il fatto di passare da pandemia a endemia, ossia di convivere con questo fenomeno, grazie anche alle vaccinazioni che ne hanno ridotto le conseguenze, lo vediamo in questi giorni, proprio a fronte del numero di contagi fortissimo: in realtà poi quando andiamo negli ospedali ci rendiamo conto che la loro occupazione rispetto alle persone contagiate è di 1 a 10, quindi dobbiamo farci i conti, ma contemporaneamente dobbiamo trovare le modalità perché questo non condizioni la vita economica, sociale, di relazioni di ciascuno di noi».

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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