Grillo: pm di Milano chiesero atti Onorato inchiesta Open

FIRENZE – Fonti milanesi fanno sapere che sarebbe stata la stessa procura di Milano, nel giugno del 2020, a chiedere a quella fiorentina di trasmettere i risultati della perquisizione effettuata a carico di Vincenzo Onorato nell’ambito delle indagini sulla fondazione Open. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta sulla fondazione renziana.

All’interno del materiale trasmesso a Milano, ci sarebbero state anche le chat inviate da Vincenzo Onorato a Beppe Grillo e da questo girate a esponenti politici dei Cinque Stelle con richieste per «aiutare» il gruppo di navigazione italiano gravato da debiti finanziari. Le chat sono poi finite nell’inchiesta che vede il fondatore del M5s e l’armatore indagati per traffico di influenze illecite in merito a contratti pubblicitari.

A quanto pare, nella richiesta avanzata ai colleghi di Firenze, i pm milanesi informano di attività di indagine che stanno svolgendo su Onorato, e spiegano di essere per questo interessati alle copie forensi del materiale informatico contenuto nelle caselle di posta elettronica sia dell’imprenditore che della sua segretaria, oltre che in un tablet e in due smartphone in uso sempre a Onorato. L’armatore non risulta indagato nell’inchiesta sulla fondazione Open.

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