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Mancini chiede scusa e l’Italia vince in Turchia (2-3). Doppietta di Raspadori. Bene Biraghi: due assist vincenti. Ma CR7 va al Mondiale

Gli azzurri festeggiano Cristante autore dl primo gol alla Turchia EPA/ERDEM SAHIN

KONYA – Si prende una piccola consolazione, l’Italia di Mancini, che prima della partita chiede scusa all’Italia per l’esclusione dal Mondiale. Vincono in rimonta l’amichevole in Turchia, gli azzurri, con doppietta di Raspadori. Bene Biraghi: il capitano della Fiorentina è stato protagonista di due assist vincen ti: il primo per il gol di Cristante, l’altro per il secondo di Raspadori. Risultato, va aggiunto, messo al sicuro da due paratone di Donnarumma, protagonista di una colossale papera sul gol del vantaggio turco segnato da Under. Poi il momentaneo pareggio di Cristante e la serata si tinge d’azzurro. Tutto questo, mentre il Portogallo di Cristiano Ronaldo batte la modesta Macedonia del Nord con due gol di Bruno Fernandes e la Polonia supera la Svezia di Ibrahimovic. Entrambe andranno al Mondiale del Qatar. Che gli azzurri vedranno da casa.

MANCINI – In ogni caso, l’Italia (col cuore in gola nel finale) ha cominciato con una vittoria il cammino della redenzione. Non c’è da esultare, ma da prenderne atto: la Turchia non ha mai battuto l’Italia. La squadra azzurra è partita male, subendo il gol di Under, poi è cresciuta grazie a un buon centrocampo, quindi lo sterile possesso palla è diventato, col passar dei minuti, azione più concreta: nel giro di quattro minuti Cristante e Raspadori hanno ribaltato il risultato, facendo prevalere la maggior qualità della squadra di Mancini che a volte è apparso inquieto in panchina: poche ore prima della gara aveva chiesto scusa ai tifosi per l’eliminazione dai Mondiali. L’impegno non è mancato, questo il dato importante. E il secondo gol personale di Raspadori ha confermato la legittimità del risultato. Qualche brivido per la retroguardia italiana nel finale e secondo gol turco di Dursun. Intendiamoci: è stata una vittoria che ben poco ha aggiunto a quello che si è detto dopo l’eliminazione dai Mondiali per mano della Macedonia. E tuttavia vincere per Mancini è stato una parzialissima consolazione e un incoraggiamento dopo la grande amarezza di questi giorni. 

DONNARUMMA – Anche per la Turchia è stata una partita simbolicamente significativa. Burak Yilmaz ha lasciato la Nazionale dopo la grande tristezza dell’uscita di scena dalla Coppa del Mondo nella partita col Portogallo. Si è detto che Mancini avrebbe ricominciato da Konya, dunque riprendere il cammino con una vittoria è stato un piccolo passo avanti in attesa della vera ricostruzione della nostra Nazionale. Davanti ai 40.000 spettatori del Buyuksehir Stadi, sotto una pioggia battente, l’Italia ha preso un gol subito, al 4′: l’ex romanista Under sulla destra ha superato Chiellini e ha tirato basso e forte, bucando Donnarumma fra le gambe. Un bel colpo di tacco (fuori) di Scamacca su input di Biraghi. Hanno tentano pure Zaniolo e Biraghi (entrambi tiri alti). La Turchia ha aspettato gli azzurri che hanno trovato pochi spazi. Insomma sterile possesso palla fino al 35′, quando su punizione da sinistra di Biraghi, Cristante di testa l’ha messa sulla destra di Bayindir. Tre minuti dopo, Tonali ha catturato una palla sulla trequarti, ha dato in profondità a Raspadori che di sinistro ha battuto rasoterra il portiere turco. Donnarumma ha dovuto sventare un tiro di Calhanoglu. Insomma, azzurri in crescita graduale.

RASPADORI – Azzurri avanti anche nella ripresa, quando è entrato Zaccagni. Donnarumma si è riscattato su punizione di Calhanoglu. Un tentativo di Zaccagni è stato deviato. Ozcan ha impegnato seriamente Donnarumma. Una sassata fuori di Scamacca. Poi il terzo gol di Raspadori, messo davanti alla porta turca da Biragji: facile. Il gol di Dursun al 38′ ha ridato coraggio ai turchi e messo in risalto qualche smagliatura nella difesa azzurra. Questa partita, in definitiva, a qualcosa è servita: per esempio ha fatto vedere all’opera una difesa “diversa”, sotto l’ala del veterano Chiellini. Biraghi assist vincenti. Male all’inizio Donnarumma che poi ha recuperato. Dopo un inizio così così, i difensori azzurri hanno frenato i turchi. Poi han sbagliato nel finale subendo il secondo gol. In assenza di Verratti, a centrocampo si son potute saggiare le possibilità di Tonali, Cristante (benissimo) e dell’efficace Pessina. Davanti gli astri nascenti Zaniolo e Scamacca hanno fatto vedere qualcosa, Raspadori è stato concreto, segnando una doppietta. Fra i turchi, pericoloso Under. Non eccezionale Calhanoglu. Nel complesso, insomma, una Nazionale che nell’immaginario collettivo è un cantiere, in attesa che lo stratega Mancini ne faccia una squadra vincente come accadde miracolosamente agli Europei.

Tabellino

Turchia (3-4-2-1): Bayindir; Kabak (9′ pt Ayhan), Demiral, Soyuncu; Muldur, Tokoz (18′ st Ozcan), Calhanoglu (33′ st Antalyali), R.Yilmaz (18′ st Dursun); Under, Akturkoglu (18′ st Kutlu); Unal (33′ st Sinik). (1 Bolat, 23 Cakir, 2 Celik, 18 Erkin 19 Kokcu, 20 Bozok). All.: Kuntz 

Italia (4-3-3): Donnarumma; De Sciglio, Acerbi, Chiellini (32′ st A.Bastoni), Biraghi; Pessina (32′ Sensi), Cristante (32′ st Locatelli), Tonali; Zaniolo (1′ st Zaccagni), Scamacca (43′ st Belotti), Raspadori (44′ st Bonucci). (1 Sirigu, 17 Gollini, 13 Emerson, 7 Pellegrini, 18 Barella, 10 Joao Pedro). All.: Mancini

Arbitro: Jorgji (Albania)

Marcatori: nel pt 4′ Under, 35′ Cristante e 39′ Raspadori; nel st 24′ Raspadori e 38′ Dursun

Ammoniti: Zaniolo e Muldur per gioco falloso

Angoli: 6-4 per la Turchia

Biraghi, Cristante, Italia, Portogallo, Raspadori, Turchia


Sandro Bennucci

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