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Mariupol: 200 civili e 20 bambini ancora nell’acciaieria. Evacuazione ritarda. La Turchia: “Le bombe russe bloccano i negoziati”

Un frame dell’operazione di evacuazione dei civili dall’acciaieria di Azovstal, a Mariupol,

MARIUPOL – Ci sono ritardi nell’evacuazione prevista dall’acciaieria di Mariupol, dove ci sarebbero ancora 200 civili e 20 bambini. Lo riporta la Bbc, spiegando che un consigliere del sindaco, che in mattinata aveva annunciato la partenza dei bus dalla città, ha successivamente corretto il suo commento con un messaggio che conferma un ritardo nell’evacuazione. I civili, riferisce la Bbc, sono ancora in attesa dei bus, che avrebbero dovuto arrivare al punto di prelievo alle 7 locali (le 6 in Italia) 

Secondo l’intelligence britannica più di un quarto delle unità russe dedicate all’invasione probabilmente adesso “non sono idonee al combattimento”. Intanto nel campo diplomatico, la Turchia ha fatto sapere che l’azione militare della Russia crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev.

Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin.

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Ernesto Giusti


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