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Per l’84º Festival del Maggio Musicale, un convegno su Renata Tebaldi a 100 anni dalla nascita

Renata Tebaldi in scena con Plácido Domingo

FIRENZE– Nell’ambito dell’84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro del Maggio, in occasione dei 100 anni dalla nascita di Renata Tebaldi, dedica al grande soprano due giornate, sabato 21 e domenica 22 maggio dalle 16 nel Foyer di galleria; l’evento è a cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali. Nel corso degli 8 incontri (5 sabato e 3 domenica mattina) si delineerà la figura di Renata Tebaldi sia dal punto di vista artistico sia da quello personale, evidenziando gli aspetti che hanno reso il soprano un esempio di coraggio per alcune scelte di vita che portarono il soprano dalla “voce d’angelo” (come fu definita da Arturo Toscanini) a essere un simbolo dell’emancipazione femminile in quegli anni così particolari per il mondo e, soprattutto, per l’Italia. I relatori chiamati a parlarne sono Maurizio Modugno, Luca Scarlini, Giancarlo Landini, Giovanni Vitali, Carla Maria Casanova, Anna Maria Gasparri Rossotto, Marta Teodoro, Vincenzo R. Bisogni, Paul-André Demierre, Pol Avinyó, Luca Chierici, Marco Beghelli. Al termine della giornata del 21 maggio, si aggiungerà la proiezione in anteprima assoluta del documentario di Rai Cultura Renata Tebaldi. Vissi d’arte di Marta Teodoro ed Elisabetta Foti.

Gli anni ’50 sono stati un decennio spartiacque: quasi mai un periodo storico è stato così ricco di nuove scoperte, invenzioni e abitudini che muteranno profondamente l’Italia, che nel volgere di poco tempo passerà dall’essere un Paese contadino a una grande nazione industrializzata. Nel secondo Dopoguerra l’Italia si trasformò radicalmente, fino a diventare una delle nuove, grandi, forze economiche: sono gli anni dei programmi radiofonici prima e dei primissimi spettacoli televisivi poi, dei duelli politici fra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista che scandiscono le giornate dei ‘nuovi italiani’ che ora al lavoro vanno in Vespa: sono gli anni d’oro del miracolo economico. In questi anni di grandi trasformazioni sociali, culturali e artistiche, Renata Tebaldi fu una delle più amate protagoniste: tra le più importanti e iconiche voci dell’Italia degli anni ’50 e ’60, la sua figura trascese in parte il mondo dell’opera. Durante la sua lunga carriera ha legato in modo indissolubile il suo nome a quello dei più importanti teatri: memorabili furono le numerose interpretazioni al Maggio a partire dal suo esordio fiorentino, avvenuto nel maggio del 1948 con Lohengrin diretto da Jascha Horenstein, così come leggendario fu il suo rapporto artistico con il San Carlo di Napoli e con la Scala di Milano. Oltre i confini italiani, “la” Tebaldi si è imposta come una delle cantanti che più hanno segnato la storia del Metropolitan di New York, con oltre duecentosettanta recite sul suo palcoscenico (dove si guadagnò il soprannome di “Miss sold out”); fu inoltre fra le protagoniste della stagione d’oro della Lyric Opera di Chicago quando, fra la seconda metà degli anni ’50 e i primi anni ’60, il teatro di Chicago s’impose sulle scene nazionali e internazionali come uno dei centri lirici più importanti del mondo.  

Il 21 maggio dalle 16 le relazioni che saranno da guida per gli spettatori nel raccontare la figura di una Primadonna, attraverso il suo percorso artistico e umano, capace di imporsi come vera e propria diva nel corso degli anni ’50 e ’60; nella mattinata del 22 il fil rouge delle relazioni del 21 verrà ripreso ripercorrendo la carriera europea della Tebaldi, soffermandosi sulle sue numerose incisioni discografiche e sull’eredità artistica che il grande soprano ha lasciato e capace di essere ancora oggi, ad un secolo dalla sua nascita, un punto di riferimento artistico senza pari.  

Plácido Domingo attualmente impegnato al Maggio nelle prove dell’opera I due Foscari di Giuseppe Verdi che debutterà domenica 22 maggio alle 20 in Sala Mehta, per il Festival del Maggio Fiorentino,  ha voluto ricordare con un lungo messaggio il grande soprano: «Quanti ricordi indimenticabili mi legano alla meravigliosa Renata Tebaldi. Pensare a lei mi emoziona sempre molto. Ho cantato con lei per la prima volta nel 1966. Avevo solo 25 anni ed ero il suo Rodolfo in una produzione di La bohème a Boston. E poi ancora abbiamo cantato assieme in Adriana Lecouvreur, Manon Lescaut, Andrea Chènier e Tosca. E per uno sciopero purtroppo non c’è stata la possibilità di fare insieme al Metropolitan anche La fanciulla del west. Renata Tebaldi mi ha tenuto a battesimo nel mio rocambolesco debutto all’ultimo minuto al Metropolitan nel 1968, infatti lei mi volle al suo fianco per sostituire il grande Franco Corelli, che aveva appena perso suo padre, in Adriana Lecouvreur. Gliene sarò per sempre grato, lei ha creduto in me e quel debutto nel grande Metropolitan degli anni Sessanta è stato una svolta incredibile per la mia carriera. Cantare con lei è stato un privilegio. Non posso dimenticare i consigli che mi diede proprio la prima volta a Boston. Io ero comprensibilmente nervoso prima della recita: stavo per salire sul palcoscenico con un mito come lei. Ma lei come una madre mi ha rassicurato e mi ha trattato come un suo pari… io che ero solo un ragazzo. Questo è stato un grande insegnamento per me oltre che un privilegio che pochi ragazzi hanno avuto. Una diva come poche e nello stesso tempo una donna dolce e generosa. Era carismatica e grande interprete sulla scena. Verso di lei io e mia moglie Marta nutrivamo un profondo senso di rispetto e di affetto. Quando si ritirò dalle scene la nostra amicizia continuò e così ci sentivamo quando ero in Italia e, se poteva, veniva a sentirmi alla Scala o all’Arena. Era bellissimo sapere che era lì a sentirmi. Mai scorderò i suoi consigli e il suo sorriso. Renata Tebaldi con la sua voce e il suo carisma è una Diva per sempre, una gloria per l’Italia nel mondo e una ricchezza per l’opera lirica di tutti i tempi»

Teatro del Maggio, Foyer di Galleria (Piazza Vittorio Gui, Firenze)

RENATA TEBALDI: ESSERE DIVA NEGLI ANNI ’50. Convegno internazionale in occasione dei 100 anni dalla nascita, a cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali

Sabato 21 maggio, ore 16 Saluti istituzionali 

ore 16.15  Maurizio Modugno, Il mondo meraviglioso di Renata Tebaldi 

ore 17 Luca Scarlini, Il paese del melodramma: il mito italiano dell’opera lirica tra anni ’50 e ’60 

ore 17.45 Giancarlo Landini, Vigorosa passionalità, suoni vellutati, accenti elegiaci, antico lirismo: la gioia di cantare 

ore 18.30 Giovanni Vitali, La voce dell’anima: Renata Tebaldi camerista 

Pausa // ore 20.30 Tavola rotonda Renata Tebaldi, (prima) donna e (poi) diva Partecipano Carla Maria CasanovaAnna Maria Gasparri RossottoMarta TeodoroVincenzo R. BisogniPaul-André Demierre Coordinano Giancarlo Landini e Giovanni Vitali 

ore 21.30 Proiezione in anteprima del documentario di Rai Cultura Renata Tebaldi. Vissi d’arte di Marta Teodoro ed Elisabetta Foti (durata 60’ circa) 

22 maggio, ore 10 Pol Avinyó, Renata Tebaldi, la carriera europea 

ore 10.45 Luca Chierici, La Tebaldi e il disco: memorie e confronti 

ore 11.30 Marco Beghelli, Renata Tebaldi oggi 

Il convegno è realizzato in collaborazione con Museo Renata Tebaldi, Rai Cultura, Rete Toscana Classica, Rivista L’Opera, Rivista MUSICA, Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti

84° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, convegno, opera lirica, Renata Tebaldi, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

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