Skip to main content

Ucraina: si arrende anche vicecomandante Battaglione Azov. Russia disposta a trattative, ma Kiev frena

In un fermo immagine Svyatoslav Palamar del battaglione Azov,

KIEV . Piano piano quasi tutti gli eroici difensori di Azovstal appartenenti al Battaglione Azov escono dai loro rifugi con le mani alzate in segno di resa. In totale 1.730 soldati ucraini che erano asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi da lunedì scorso, secondo quanto afferma oggi il ministero della Difesa russo citato da Interfax, aggiungendo che almeno 80 di loro sono feriti.

Nonostante gli appelli rivoltigli Zelensky non è stato capace di farli uscire e adesso sono avviati verso ospedali in mano ai filorussi del Donetsk. Il vice comandante e portavoce del Reggimento Azov, Svjatoslav Palamar (Kalina), avrebbe lasciato l’Azovstal ieri sera. Lo scrivono canali Telegram filogovenativi russi riportando le parole di un reporter inviato al fronte, Dmitry Steshin, ma sottolineando che non ci sono altre conferme.

Nel frattempo la Russia è pronta a riprendere i colloqui con l’Ucraina quando Kiev si dichiarerà pronta a farlo. ha detto il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko citato dall’Agenzia Interfax.

Ma la presidenza ucraina replica:”Non offriteci un cessate il fuoco, questo è impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe. La società ucraina non è interessata a una nuova “Minsk” e al ritorno della guerra tra pochi anni”. Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, ripreso dall’agenzia Unian.

Azovstal, Russia, trattative, Ucraina


Ezzelino da Montepulico


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741