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Guerra e caro energia, sarà l’estate più costosa degli ultimi anni. Ma le batoste per gli italiani potrebbero continuare

ROMA – L’impegno del governo e delle forze politiche di maggioranza per venire incontro ai cittadini tartassati dai rincari energetici e da quelli dovuti alla guerra in Ucraina è stato rilevante ed ha portato all’impegno di enormi risorse. Ma nonostante i miliardi (oltre 11 nell’ultimo decreto) stanziati per aiutare chi non ce la fa, chi opera nell’industria e nel commercio ritiene che questi interventi (tanto meno il bonus di 200 euro una tantum) costituiscano solo un palliativo che non riuscirà a risolvere i problemi della gente.

In prima linea in queste valutazioni le associazioni dei consumatori. L’estate 2022 sarà ricordata come quella più costosa degli ultimi anni. Lo afferma il Codacons, che denuncia come il caro-bollette e l’inflazione alle stelle renderanno quest’anno la villeggiatura particolarmente “salata” per gli italiani. Con l’apertura della stagione estiva molti stabilimenti balneari hanno già apportato modifiche ai propri listini applicando rincari delle tariffe al pubblico per numerosi beni e servizi, e, spiega l’associazione, si prevedono ulteriori aumenti dei prezzi da qui ad agosto. Si parte con le tariffe giornaliere per ombrelloni,
lettini e sdraio, che registrano incrementi medi del +4%/+5% con punte del +10% rispetto allo scorso anno: per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, osserva il Codacons, in uno stabilimento medio, si spendono tra i 25 e i 30 euro al giorno, importo che sale a 100 euro nelle strutture di più elevato livello. Costa di più anche consumare cibi e bevande presso i lidi, con rincari medi del +10% sul 2021 che colpiscono anche acqua minerale, panini, succhi di frutta, birre, gelati.

A tali voci di spesa si aggiunge il caro-carburanti: per spostarsi dalla città al mare si spenderà
quest’anno molto di più. Considerata la spesa per trasporti (carburante), affitto di un ombrellone e due lettini, consumazioni (panini, acqua, gelati, caffè), parcheggio, una famiglia spende quest’anno mediamente 97 euro per una giornata al mare, con un aggravio medio del 12% sul 2021.

Va peggio a chi sta prenotando in questi giorni un biglietto aereo per volare all’estero nel periodo estivo: i voli per destinazioni Ue hanno subito nell’ultimo mese incrementi del +91% rispetto al 2021, mentre i voli intercontinentali sono rincarati del 35,7% e quelli nazionali del 15,2%. Carissimi, secondo l’associazione, anche i traghetti, che rincarano del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Tra i rincari estivi – conclude il Codacons – rientrano anche i condizionatori d’aria, per i quali si spende il 10,1% in più. Ricordando le parole di Draghi, fonte di polemiche (“Preferiamo la pace o il condizionatore d’aria acceso?”), quest’ultimo certo sarà uno dei rincari più indigesti per noi.

Ma sicuramente le batoste per gli italiani non finiranno con l’estate. Secondo gli industriali, che sostengono di avere il polso concreto della situazione, la produzione non è destinata ad aumentare, il Pil crescerà molto meno del previsto (la conferma è venuta anche da Moody’s), prepariamoci a ulteriori sacrifici e a ulteriori campagne del ministero della salute e dei suoi esperti per il vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Ma intanto mano al portafogli per passare l’estate con serenità.

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Ezzelino da Montepulico


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