
ROMA – Il governo italiano ha ceduto nuovamente alle richieste di una Ong e ha assegnato il porto di Taranto alla nave Geo Barents che era appostata invece nei pressi di Catania, evidentemente il porto da lei scelto per lo sbarco. Dopo 4 giorni di attesa è arrivata l’assegnazione a Taranto, quale porto sicuro, per i 65 superstiti di un naufragio soccorsi dalla nave di Medici senza frontiere.
I migranti erano stati recuperati su una barca alla deriva al largo della Libia: 71 erano stati tratti in salvo e alcuni successivamente trasferiti per esigenze mediche; almeno 30 le persone risultate disperse, spiega
Msf, tra loro 5 donne e 8 bambini; 4 donne hanno perso un bimbo e una di loro ha perso i suoi due figli. Tra i piccoli dispersi, tre neonati. Questa la lista stilata dai volontari.
Alla notizia dell’assegnazione del porto in Puglia invece che in Sicilia scoppia la rabbia dei volontari e della Ong di medici senza Frontiere, abituata ormai a vedere accolte tutte le sue richieste da parte degli accoglienti Lamorgese e soci. Qui di seguito riportiamo due post significativi pubblicati sul profilo twitter di Msf, senza commento, non ci sembra necessario.