
FIRENZE – La giustizia spagnola ha inflitto 15 anni di reclusione al ceceno Rassoul Bissoultanov per l’omicidio di Niccolò Ciatti, morto il 12 agosto 2017 a Lloret de Mar dopo un pestaggio in una discoteca. Lo riferisce su Fb il padre, Luigi Ciatti: “Il Presidente del Tribunale di Girona ha inflitto la pena minima di 15 anni. “Penso che dovrebbe studiare la parola Giustizia. Giustificare una sentenza del genere con ‘per quanto possa sembrare duro ai parenti’ credo che veramente dovrebbe cambiare lavoro. Ci troviamo di fronte persone che dovrebbero essere dalla nostra parte”, “invece sono al fianco degli assassini. Siete la vergogna di un mondo civile”.
Ora la famiglia Ciatti spera sull’altro processo sulla morte del giovane, in corso in Italia. La terza Corte d’Assise di Roma, lo scorso 22 giugno, ha dichiarato “infondata” l’istanza avanzata dalla difesa di Bissoultanov con cui si chiedeva di chiudere il capitolo italiano, per il principio del ‘ne bis in idem’, alla
luce del procedimento spagnolo. Istanza che secondo la Corte, “non merita accoglimento e va rigettata” poiche’ nessuno dei due procedimenti era arrivato a sentenza definitiva. Per questo il dibattimento in Italia puo’ proseguire”.
“Noi cerchiamo verità e giustizia – ha sempre detto il papa’ di Niccolo’ -, una giustizia vera e seria. E le indagini fatte in Italia sono state serie e potrebbero portare a una condanna davvero giusta”. L’appuntamento in aula a Roma e’ per l’8 luglio quando saranno sentiti come testimoni citati dal pm Erminio Amelio i genitori di Niccolo’ Ciatti, gli amici che erano con lui in vacanza, e alcuni investigatori.