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Italia batte Inghilterra (1-0) ed è seconda nel girone. Di Raspadori la prodezza decisiva. Pagelle

Giacomo Raspadori festeggiato dai compagni dopo il gol decisivo all’Inghilterra ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO – La risolve Raspadori. Con un bellissimo gol. Così l’Italia vince la partita chiave contro l’Inghilterra e si consola, almeno un po’, dal fatto di non poter andare, a novembre al Mondiale in Qatar. Dopo un primo tempo non brillante, la svolta arriva al 23′ della ripresa: Giacomo Raspadori, uomo della provvidenza, controlla bene al limite sinistro dell’area inglese su lancio di Bonucci e la mette dentro. Ora gli azzurri devono andare a vincere in Ungheria. I magiari hanno vinto in Germania e ora comandano il girone. L’Inghilterra, invece, è già retrocessa in serie B di Nations League.

BONUCCI – E’ andata bene, dunque, anche se gli azzurri, per lo scarso affiatamento, a volte non hanno saputo che fare della palla. Gli inglesi hanno dimostrato di avere idee più chiare, anche se davanti non hanno grandi capacità. Kane è stato bloccato e questo va ascritto al merito della difesa imperniata su Bonucci. Partita non esaltante, ma l’importante era vincere. Con i cambi nella ripresa, gli azzurri ci sono riusciti grazie a Raspadori, mancando di poco il raddoppio. Con questo ritorno alla vittoria, decisamente sudata, gli azzurri hanno scongiurato la retrocessione in fascia B e possono ora pensare di accedere alla Final Four, se andrà bene anche in Ungheria. Gli inglesi sono rimasti ultimi.

GOD SAVE THE KING – Mancini, alle prese con tante assenze (ultima quella di Immobile, forfeit in extremis), aveva cominciato con Acerbi, Bonucci e Toloi e indietro, Di Lorenzo e Dimarco esterni, inserendo Cristante accanto al recuperato Jorginho in mediana, Barella pendolare e il duo Raspadori (miracoloso)-Scamacca davanti. Southgate aveva presentato Pope, Dier e Walker in difesa e Saka dietro a Kane. Dopo gli inni, con il nuovo “God save the King” inglese, e il minuto di silenzio per ricordare la Regina Elisabetta (applauditissima l’apparizione della sua foto sul megaschermo) e i morti delle Marche, partita al piccolo trotto. Scamacca di testa è apparso subito pericoloso e gli azzurri si sono riversati in avanti. Rotto il ghiaccio, la squadra di Mancini é sembrata più aggressiva, ma non ha concluso efficacemente. Un’impressione momentanea.

KANE – Inglesi più affiatati, ma poco incisivi. Kane solo un tiro da lontano, alto. Insomma una delusione generale. Gli azzurri hanno avuto qualche fiammata nella ripresa. In uno scontro con Toloi di testa, Kane è andato k.o. E’ rimasto fuori diversi minuti, poi è rientrato. Barella, solo davanti a Poipe, imbeccato da Dimarco, ha messo fuori da pochi passi. Ci sono stati alcuni minuti di tensione fra i giocatori.  Gli inglesi sono cresciuti e Toloi ha salvato una situazione difficile. In un altro scontro si è fatto male Bellingham. Altro stop. Mancini ha sostituito Scamacca con Gnonto e Barella con Pobega. Italia più pericolosa con Raspadori che al 23′ ha controllato di classe una palla al limite e ha sparato di sinistro basso fuori della portata di Pope. Gran gol. Donnarumma ha poi salvato il risultato sui ripetuti tentativi inglesi. Dimarco e Gnonto nel finale avrebbero potuto raddoppiare.

FINAL FOUR – Vano l’assalto finale dei “Leoni”. In complesso una non esaltante prestazione per gli azzurri: la difesa è sembrata abbastanza sicura, tenendo a distanza gli inglesi; il centrocampo a volte non è stato eccelso, specie nella fase propositiva; in prima linea solo Scamacca ci ha provato, ma Raspadori invece ha segnato. Troppo poco. Donnarumma salvifico nel finale. Anche gli inglesi non sono stati strabilianti, così l’Italia ha vinto. Il calcio azzurro, dopo aver barcollato, ha ripreso in qualche modo a camminare sulle proprie gambe, insomma, e non possiamo che essere contenti, anche se c’è da lavorare molto. Abbastanza mediocri gli inglesi: pensavano ai Mondiali? Ora in Ungheria, l’Italia potrebbe addirittura conquistare la Final Four.

Tabellino e pagelle

ITALIA (3-5-2): Donnarumma 7; Acerbi 6,5, Bonucci 7,5, Toloi 6,5; Di Lorenzo 6,5, Barella 5,5 (18′ st Pobega 6,5), Jorginho 6,5 (44′ st Frattesi sv), Cristante 6,5, Dimarco 6,5 (44′ st Emerson sv); Raspadori 7,5 (36′ st Gabbiadini 6), Scamacca 6 (18′ st Gnonto 6,5). In panchina: Meret, Vicario, Luiz Felipe, Zerbin, Grifo, Esposito, Bastoni. Allenatore: Mancini 7

INGHILTERRA (3-4-2-1): Pope; Walker 6 (27′ st Shaw 5), Dier 6, Maguire 5; James 6, Bellingham 6, Rice 5, Saka 4,5 (27′ st Grealish 5); Sterling 5, Foden 5; Kane 5. In panchina: Ramsdale, Henderson, Trippier, Coady, Ward-Prowse, Tomori, Mount, Bowen, Alexander-Arnold, Abraham. Allenatore: Southgate 5

ARBITRO: Gil Manzano (ESP) 5,5

MARCATORE: 23′ st Raspadori

Ammoniti: Bonucci, Di Lorenzo, Grealish. 

Spettatori: 50.640. Incasso: 702.586 euro

GIRONE – A Lipsia la sfida valida per il girone 3 della Lega A di NATIONS League, lo stesso dell’Italia, ha visto l’Ungheria di Marco Rossi battere, per 1-0, la Germania. Nel primo tempo la rete di Szalai che ha deciso il match. A questo punto la sfida di lunedì fra l’Ungheria e gli azzurri di Mancini sarà decisiva per stabilire chi vincerà il girone e, quindi, chi accederà alle final four. Già retrocessa in League B, invece, l’Inghilterra.

CLASSIFICA: Ungheria 10 punti; ITALIA 8; Germania 6; Inghilterra 2.

Inghilterra, Italia, Raspadori


Sandro Bennucci

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