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Rigassificatore Piombino: comitato e sindacati contro l’autorizzazione di Giani. Sindaco preannuncia ricorso al Tar

Il rigassificatore galleggiante Bw Singapore ANSA/ UFFICIO STAMPA

FIRENZE – Non appena firmata l’autorizzazione per il rigassificatore di Piombino scattano le proteste di comitati e sindacati locali contro il presidente – commissario Giani.

“Abbiamo sperato fino all’ultimo. Giani ci ha fatto capire che in Italia non vige più lo stato di diritto, la costituzione ormai è carta straccia, la democrazia solo un vago ricordo, con la scusa di un’emergenza,
si arroga il diritto di calpestare la volontà dei cittadini, nonostante il nostro sindaco Ferrari e i suoi validissimi e competenti esperti, abbiano portato alla luce moltissime criticità. Nonostante tutto, Giani ha messo quella ignobile firma che metterà in pericolo non solo Piombino ma anche mezza Val di Cornia”.

Così Francesca Marino, portavoce del Comitato Liberi insieme per la salute, commenta la firma da parte del presidente della Toscana e commissario straordinario, Eugenio Giani per l’autorizzazione al rigassificatore di Piombino.
“Nonostante abbia dichiarato che avrebbe fatto due valutazioni di impatto ambientale non ne ha fatta nemmeno una – continua Marino .- Questo è l’ennesimo precedente per l’Italia molto pericoloso, perché con la scusa di una qualsiasi emergenza il governo potrà imporre tutto ciò che vorrà, stando al di sopra
di qualsiasi legge nazionale e europea. Piombino ne è la dimostrazione. Spero nel nuovo Governo che mi possa smentire. Noi non ci fermeremo, abbiamo perso una battaglia ma non la guerra”.

SINDACATI – Presidio dei tre sindacati confederali davanti alla sede della Giunta regionale. “Siamo qui per chiedere un incontro a Giani, siamo qui unitariamente con Fim e Uilm, non contro il rigassificatore, ma per avere maggiori garanzie per poter continuare a lavorare”. Lo ha detto David Romagnani, segretario della Fiom di Livorno, in presidio stamattina, insieme a Fim e Uilm livornesi, davanti alla sede della Regione in occasione della firma, da parte del presidente della Toscana e commissario straordinario per l’opera, Eugenio Giani dell’autorizzazione per l’installazione dell’impianto nel porto di Piombino.

Ieri le segretarie provinciali di Fim, Fiom e Uilm avevano annunciato il presidio perché, hanno spiegato, non hanno ottenuto da Giani le garanzie richieste sull’operatività del porto. “Temiamo che il rigassificatore possa ridurre o impedire lo scarico delle navi – continua Romagnani – e quella è un’arteria essenziale per lo stabilimento siderurgico. Quindi abbiamo bisogno di garanzie e non possiamo accontentarci solo ed
esclusivamente di un ‘chiedero” che ci sia la piena e completa operatività del porto perché non può essere sufficiente, serve chiarezza, serve certezza”.

Romagnani rivendica il fatto che le “organizzazioni sindacali, in maniera molto responsabile, non si
sono unite al ‘non lo vogliamo’, ma proviamo a stare nel merito della questioni per capire quali sono le opportunità se ce ne sono, ma anche per indicare la criticità e chiedere soluzioni”.
“Se Giani non ci darà l’incontro – conclude Romagnani – esprimeremo tutto il nostro dispiacere e il nostro dissenso, valuteremo quali saranno le iniziative da intraprendere, con il solo fine di avere una riposta alla nostra domanda. Vorremmo poter continuare a lavorare”.

Nel contempo il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha confermato l’intenzione dell’amministrazione comunale di presentare ricorso al Tar della Toscana.

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Ezzelino da Montepulico


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