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Ucraina: Berlino invierà i Leopard. Lo rivela Spiegel. Corruzione a Kiev: Zelensky “rimpasta” il governo

BERLINO – Der Spiegel non ha dubbi: “La Germania manderà i Leopard in Ucraina. Il magazine rivela che Berlino sarebbe pronta a consegnare “almeno una compagnia” di Leopard. E intanto si appresta a dare l’ok alla Polonia per l’invio dei carri armati Leopard 2 in Ucraina già mercoledì, riferisce Bloomberg.

“La Germania dovrebbe dare già mercoledì alla Polonia l’approvazione per riesportare i suoi carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in Ucraina, secondo persone a conoscenza della questione che hanno chiesto di non essere identificate”, scrive l’agenzia. La Polonia “ha chiesto formalmente l’autorizzazione oggi e il governo tedesco ha detto che avrebbe risposto con urgenza”, ha aggiunto, ricordando che secondo la legge tedesca i tank “possono essere inviati in Ucraina solo con il consenso di Berlino”.

Dodici paesi hanno accettato di fornire all’Ucraina circa 100 carri armati Leopard 2 se il governo tedesco darà il suo consenso. Lo riferisce Abc News citando un alto funzionario ucraino che ha parlato in esclusiva al canale Usa. Tali accordi, ha detto la fonte, sono stati presi durante il vertice alla base aerea americana di Ramstein in Germania. Paesi come la Polonia e la Finlandia hanno già dichiarato pubblicamente di essere disposti a fornire un certo numero di Leopard, e il funzionario ha affermato che anche Spagna, Paesi Bassi e Danimarca erano disposti a fornire alcuni dei loro tank, ma era necessario il consenso della Germania affinché la coalizione procedesse sulla questione. 

L’alto funzionario ucraino, che ha parlato con Abc News in condizione di anonimato, ha affermato che i Leopard sono urgentemente necessari all’Ucraina perché le scorte di munizioni per i carri armati dell’era sovietica stanno “finendo”, e non è in grado di produrne di nuove. Ricordando la decisione del Regno Unito di fornire all’Ucraina 14 dei suoi carri armati Challenger 2, il funzionario ha poi sottolineato che ha aiutato sulla questione dei Leopard: “Ha iniziato a essere realistico dopo la decisione del Regno Unito. Il ministro (della Difesa del Regno Unito) Wallace ha sfondato questo muro”.

In Ucraina è bufera per lre presunte corruzioni. La raffica di dimissioni e destituzioni è giunta all’indomani dell’annuncio di Zelensky di “decisioni sul personale” riguardanti “dirigenti di vario livello”, compreso il divieto ai funzionari di viaggiare all’estero tranne che per affari ufficiali. Poche ore dopo sono arrivate le dimissioni di Tymoshenko, accusato di aver utilizzato un veicolo fuoristrada che era stato donato all’Ucraina per scopi umanitari. A lasciare la sua poltrona poi il viceministro della Difesa Vyacheslav Shapovalov, coinvolto nello scandalo secondo cui il suo ministero ha firmato un contratto a un prezzo gonfiato per i prodotti alimentari destinati ai soldati. Insieme a lui, hanno lasciato i viceministri per lo Sviluppo comunitario e territoriale Ivan Lukeryu e Vyacheslav Negoda, e il viceministro delle Politiche Sociali Vitaly Muzychenka.

E prima di loro, il viceministro delle Infrastrutture Vasyl Lozinsky è stato arrestato il 21 gennaio con l’accusa di aver intascato una tangente di 400.000 dollari per “facilitare” l’acquisto di generatori a prezzi gonfiati. Dopo i viceministri, hanno perso la poltrona i governatori delle regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Sumy e Kherson, finiti sotto inchiesta giudiziaria secondo la stampa ucraina. Dimissioni anche dal governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, ma sarebbero legate alla sua prossima nomina nell’amministrazione presidenziale.

La bufera ha poi coinvolto altri funzionari, tra cui il vice capo del partito di Zelensky Pavlo Halimon e il sostituto procuratore generale Oleksiy Simonenko, accusato di essersi recato in vacanza in Spagna, infrangendo il divieto di partire per gli uomini in età da combattimento. Al momento lo scandalo non ha raggiunto i ministri dell’esecutivo di Zelensky. Ma secondo i media ucraini un rimpasto potrebbe portare anche alla sostituzione di alcuni di loro. Il primo della lista potrebbe essere il titolare dell’Energia Herman Galushchenko, che ha gestito la complessa situazione energetica nel Paese dopo gli attacchi russi. A seguire potrebbero essere sostituiti il ministro della Gioventù e dello Sport Vadym Gutzait e quello della Strategia e dell’Industria Pavlo Ryabikin.

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Ernesto Giusti


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