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85° Festival del Maggio Fiorentino: il nuovo programma con i cambiamenti del commissario Cutaia

La conferenza stampa di oggi, 5 aprile; al centro, il Commissario Onofrio Cutaia

FIRENZE – Dopo una ventina di giorni di lavoro, il Commissario Onofrio Cutaia ha presentato il nuovo programma dell’85° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, con i correttivi imposti dalla situazione finanziaria del teatro, abbastanza critica da richiedere, appunto, il commissariamento; i tagli al programma sono tuttavia meno drastici del temuto: delle tre opere annunciate a febbraio, salta soltanto quella di gran lunga più costosa, Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner, mentre rimangono Don Giovanni di Mozart, col bellissimo cast annunciato due mesi fa (Luca Micheletti-Don Giovanni, Markus Werba-Leporello, Jessica Pratt-Donna Anna, Anastasia Bartoli-Donna Elvira, Benedetta Torre-Zerlina), ma rinunciando alla nuova messinscena (si ricicla un allestimento del Festival di Spoleto 2017, con la regia di Giorgio Ferrara), e Otello di Verdi (l’allestimento dell’autunno 2020 che fu registrato a porte chiuse causa misure anti-covid e che il pubblico non ha ancora visto dal vivo, con Fabio Sartori-Otello, Anastasia Bartoli-Desdemona e Luca Salsi-Jago), entrambe dirette da Zubin Mehta; Daniele Gatti, che avrebbe dovuto dirigere quella di Wagner cancellata, viene indennizzato con un Falstaff di Verdi nell’allestimento che abbiamo visto nell’autunno 2021, ma allora diretto da Gardiner. Daniele Gatti, nel corso della sua carriera, ne ha fatto un vero e proprio fiore all’occhiello del suo repertorio; il nuovo cast, tutt’altro che spregevole, recupera tre buoni nomi da quello dei Meistersinger:  Michael Volle (che avrebbe dovuto essere Hans Sachs e sarà Falstaff), Markus Werba (previsto come Sixtus Beckmesser e che sarà Ford) e Claudia Huckle (che da Magdalene diventa Mrs. Meg Page); Nannetta sarà Sara Blanch, Quickly Adriana Di Paola (la deborante e bravissima Baba la Turca nel Rake’s Progress appena programmato in stagione al Maggio); Alice è Eva Mei.

Sostenibilità è la parola d’ordine di Cutaia, anche dalla parte del pubblico: significativo è dunque l’abbassamento dei prezzi dei biglietti di ogni settore, utile a richiamare il pubblico impossibilitato a pagare (o almeno impossibilitato a farlo spesso) le cifre stabilite dalla precedente gestione: i biglietti per le opere in galleria costeranno 35 euro invece di 50; i prezzi dei concerti in Sala Mehta andranno dai 20 ai 70 euro, mentre per le opere nella Sala grande la forbice sarà 15 – 110 euro (nella vecchia gestione il primo settore, per le opere più popolari e dunque più appetibili per il grande pubblico, arrivava anche a 200 euro). Dopo la sospensione delle vendite per permettere lo studio della sostenibilità della programmazione, il botteghino del Maggio riaprirà la vendita dei biglietti martedì 11 aprile; entro sabato 8 su www.maggiofiorentino.com verranno comunicate tutte le dinamiche della biglietteria e le modalità per gli eventuali e doverosi ristori a valle della più favorevole politica dei prezzi e della rimodulazione del programma artistico.

Non è stata pesantissima la scure nemmeno sul settore sinfonico, anche perché Mehta e Gatti hanno mostrato generosa disponibilità col commissario, come questi ha tenuto a precisare in conferenza stampa (abbassando il cachet): si sono spontaneamente ritirati i due direttori stranieri, ma la programmazione passa da 8 a 11 concerti: il maestro Gatti, come annunciato, darà il via sabato 22 aprile all’85ª edizione del Festival con un concerto con composizioni di Richard Wagner e Richard Strauss; altra importante tappa è quella del 10 maggio, giorno dedicato al progetto “Viva Verdi” messo in cartellone per contribuire all’acquisto da parte del Ministero della Cultura di Villa Sant’Agata, la casa-museo di Giuseppe Verdi, e un fuori programma il 17 giugno, al Visarno Arena (nel cartellone di Firenze Rocks) con l’Orchestra del Maggio impegnata con i leggendari The Who. Il Festival chiuderà i battenti il 13 luglio con i Carmina Burana di Carl Orff, sul podio Paolo Carignani e i solisti dell’Accademia del Maggio. Restano praticamente tutti i concerti precedentemente annunciati e che vedranno sul podio Zubin Mehta il 29 aprile e il 25 maggio e Myung-Whun Chung il 5 maggio. A seguito della cancellazione, da parte sua, del maestro Orozco-Estrada, il concerto del 19 Maggio verrà diretto da Diego Ceretta, giovane e promettentissimo neo-direttore principale dell’Orchestra della Toscana (ORT). Si segnala anche l’autonoma cancellazione del maestro Philippe Jordan, che avrebbe diretto il concerto il 29 giugno. Al calendario sinfonico sono stati aggiunti il concerto del 10 giugno con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Daniele Giorgi e un ulteriore importante impegno del maestro Daniele Gatti, che affronta per la prima volta l’integrale delle sinfonie di Pëtr Il’ič Čajkovskij in tre concerti: il 22 giugno, il 28 giugno, e 1 luglio alle ore 20 in Sala Mehta. I solisti impegnati a fianco dei Direttori sono Julia Hagen con Ceretta, Andrea Lucchesini con Zubin Mehta il 25 maggio e Christiane Karg e Michèle Losier, ancora con il maestro Mehta, nel concerto del 29 aprile.

Ha spiegato il commissario Cutaia: «La situazione è ovviamente spinosa, ma il cuore stesso del nostro progetto è questo: perseguire l’equilibrio finanziario del Teatro e renderlo un’istituzione culturale che possa quindi rapportarsi in modo più semplice verso la sua città. La situazione del 2022/2023 è molto seria e complessa, e questo porterà a chiudere il bilancio con con un importante squilibrio. Per mettere un freno a questa emorragia saranno forti anche le decisioni da prendere, e la nostra attenzione sarà sempre alta per far capire cosa significa questo luogo, dotato inoltre di spazi importanti da mettere a disposizione delle individualità, anche imprenditoriali. Questo luogo è un’eccellenza grazie alle importantissime forze interne ad esso; anche le parti tecniche, il Coro e l’Orchestra sono davvero fantastici: poter lavorare di squadra in questo modo è davvero un privilegio, perché non credo al concetto dell’uomo solo al comando. Il nostro è un lavoro di squadra dove ognuno dà sempre il meglio che ha».

Confermati l’opera per bambini con regia di Manu Lalli dedicata a Carmen e l’interessante convegno internazionale su Maria Callas, a cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali (19-21 maggio). Questa la locandina completa del festival:

85° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, Commissario, Firenze, Musica, Onofrio Cutaia, opera lirica

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