Sanità, liste d’attesa: il ministro Schillaci annuncia un piano nazionale per tagliarle. Ecco come
Se avrà un seguito, la notizia potrebbe avere l’effetto di una svolta epocale anche se, da cronista non più di primo pelo, evito di farmi illusioni. Il fatto è questo: sta per arrivare un piano nazionale per snellire le insopportabili, e stressanti liste d’attesa nella sanità. L’ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel question time alla Camera, durante il quale ha parlato di misure strutturali contro il problema, a partire dalla lotta ai gettonisti.
Il nuovo Piano, per il quale è stato convocato un tavolo, “è uno strumento di indirizzo in tema di accesso alle prestazioni sanitarie e di gestione dei tempi e delle liste d’attesa con impegno comune di convergenza su azioni complesse e articolate, fondate sulla promozione del principio di appropriatezza nelle sue dimensioni clinica, organizzativa e prescrittiva”.
Per quanto riguarda i sistemi CUP, il ministero ha parlato di un monitoraggio annuale del collegamento delle agende di tutte le strutture pubbliche e private: “prosegue incessantemente e si prevede che, con l’emanazione del nuovo Piano, il monitoraggio possa essere realizzato mediante un collegamento diretto ai CUP regionali per ottenere dati tempestivi e oggettivi.
“L’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni – ha detto – sarà fatta da questo governo. L’aumento di interventi a tutela della sicurezza del personale, è di questo governo. Il blocco della vera privatizzazione ovvero dello scandalo dei medici a gettone, è di questo governo. Ed è di questo governo anche l’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti per i protocolli da seguire sulle prestazioni e quindi sulle liste d’attesa. Non ci basiamo solo su casi gravi presi alla rinfusa ma cerchiamo soluzioni finalmente strutturali”.
E ancora: “Le pregresse manovre di contenimento della spesa, con sola eccezione della parentesi pandemica, e i vincoli assunzionali hanno determinato inevitabilmente un forte deterioramento delle condizioni di lavoro che ha reso il SSN sempre meno attrattivo. Questo determina che, sempre più frequentemente, per garantire la funzionalità minima dei servizi, le aziende del SSN ricorrono a forme di esternalizzazione dei servizi, note come fenomeno dei gettonisti”.
Schillaci ha ricordato un rifinanziamento dei piani operativi per l’abbattimento delle liste d’attesa, per cui le regioni potranno utilizzare una quota non superiore allo 0,4 per cento del livello di finanziamento indistinto, per un ammontare, per l’anno 2024, di 520 milioni di euro. I soldi non sono pochi. Fra qualche mese dovrò prenotare nuove analisi di controllo. Vedremo se il ministro ha parlato a vuoto, oppure no.