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Anm attacca Salvini e chiede tutela per i magistrati. Il ministro, non intendo controllare nessuno

ROMA – La categoria, nella bufera per l’affaire procure, reagisce alle iniziative di salvini contro alcuni magistrati accusati di agire contro le politiche del governo in materia di sicurezza e immigrazione. «Le modalità adottate da autorevoli rappresentanti delle istituzioni gettano discredito sull’intera funzione giudiziaria e perdita di serenità da parte di chi la esercita. Per questo chiediamo che il Csm effettui tutti i passi necessari a tutela della collega Luciana Breggia e a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della giurisdizione».

Così l’Anm che in un documento esprime sconcerto per gli attacchi a Breggia, che dopo aver dichiarato inammissibile il reclamo del Viminale contro la decisione di un giudice che aveva autorizzato un somalo richiedente asilo a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe al Comune di Scandicci, è stata invitata da Salvini a candidarsi alle elezioni. «E’ inaccettabile che la critica non sia rivolta al merito del provvedimento ma alle supposte opinioni del giudice, afferma l’Anm, che evidenzia come un post pubblicato dal ministro sulla vicenda è stato seguito da commenti contenenti insulti e minacce, che non risultano essere stati rimossi».

L’Anm ricorda anche il caso simile del giudice Gerardo Boragine del tribunale di Lucca, che aveva assolto persone imputate di aver disturbato un comizio di Salvini e che è finito «sotto misure di protezione personale per gli insulti e le minacce scatenate conto di lui, dopo analogo post ‘personalizzato’, seguito da insulti e minacce di morte, sulla pagina facebook del ministro. Ministro che, sottolinea l’Anm, dovrebbe garantire anche la sicurezza dei magistrati».

«Non intendiamo controllare nessuno nè creare problemi alla magistratura in un momento così delicato come quello che sta vivendo il Csm. Ci chiediamo se alcune iniziative pubbliche, alcune evidenti prese di posizione di certi magistrati, siano compatibili con un’equa amministrazione della giustizia». Lo dice il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo l’annuncio del Viminale di voler impugnare le sentenze dei giudici contro le zone rosse e l’iscrizione anagrafica di cittadini stranieri.

Anm, magistrati, Salvini


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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