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Battisti: anche la sinistra, per bocca di Violante, finalmente si converte e chiede l’estradizione

ROMA – Dopo aver coccolato e difeso i reduci degli anni di piombo, anche se assassini e condannati, per lungo tempo, anche la sinistra, almeno per bocca degli esponenti più responsabili, si schiera a favore dell’estradizione di cesare Battisti. Sono nette le parole di Luciani Violante (Pd), ex magistrato e ex presidente della Camera: «Cesare Battisti è stato, e resta, un assassino, ora deve scontare la pena. Il nostro Paese non si salva se non cominciamo a riflettere su una società dei doveri e delle responsabilità. Credo che il rifiuto all’estradizione si basi sul fatto che l’ergastolo in Brasile non è previsto. Ma penso che lo Stato italiano si possa impegnare a non fargli scontare più della pena massima di 30 anni. Il terrorismo da noi è stato sconfitto. Politico o meno, è un assassino. E non è che essere o essere stato terrorista sia una giustificazione di per sé. Sarebbe ridicolo. C’è una parte della tradizione francese, un certo bovarismo, secondo la quale tutto ciò che appare frutto della libertà e dell’antagonismo va giustificato. Non è così. E se avessero vinto i terroristi non so se avrebbero avuto lo stesso tipo di atteggiamento nei nostri confronti. L’anomalia sta nel fatto che sia sempre riuscito a scappare. Nella sua capacità di fuga. È un latitante professionista. Certamente ha goduto di protezioni, non so quali. Ma ora deve essere riconsegnato al nostro Paese».

Peccato che queste riflessioni e queste battaglie non siano state portate avanti dalla sinistra quando la Francia permise all’ex terrorista assassino di espatriare e rifugiarsi in Brasile sotto l’ala protettrice del presidente Lula. Il pentimento e il cambio di rotta attuali sembrano ipocriti e tardivi, ma meglio tardi che mai.

“”.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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