Fiorentina espugna Udine: 0-2. Gol di Quarta e Bonaventura, ma il “super eroe” è Terracciano. Una saracinesca. Pagelle

Beffa per l’Udinese. Bandiere al vento dei 750 tifosi viola di ritorno dal Friuli. Per una vittoria siglata dai gol di Quarta e Bonaventura, ma che ha un vero, grande protagionista: Pietro Terracciano. Ha parato l’imparababile. Ma soprattutto ha tenuto a galla la Fiorentina nella prima mezz’ora: con l’Udinese arrambante e la Fiorentina ai paletti, come un pugile suonato da una gragnuola di colpi. Ma lui, Terracciano, è diventato un muro invalicabile

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Inter vince anche a Empoli: 0-1. Ammirevole ma sterile l’assalto finale azzurro

Non ce l’ha fatta, l’Empoli, a raggiungere il pareggio, nonostante l’assalto finale, portato avanti con il cuore. L’Inter ha vinto e continua a dominare il campionato. Si era un po’ spaventato, Simone Inzaghi, dopo il sofferto pareggio nella trasferta di Champions: il suo rullo compressore si era inceppato? La risposta arriva da Empoli: i nerazzurri passano con un gol di Dimarco e cominciano quella che sembra una fuga solitaria in classifica. Quindici punti in cinque partite

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Fiorentina a Udine (oggi, ore 15, Dazn) senza Nico: ma con la voglia di vincere. Formazioni

Appena sceso dal pullman a Udine, Vincenzo Italiano si è voltato indietro: ha rivisto la confortante rimonta del Franchi contro l’Atalanta e il pareggio, piuttosto deprimente per come si è materializzato, di Genk. Ha pensato che a Udine la Fiorentina deve vincere per restare aggrappata al gruppo delle squadre che contano. E per non scivolare nella sconfortante parte destra della classifica

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Fiorentina: solo 2-2 a Genk. La doppietta di Ranieri non basta ai viola, salvati dal palo alla fine del recupero. Pagelle

Il palo salva la Fiorentina all’ultimo secondo del recupero. Che ha rischiato di essere ribaltata – e sarebbe stata una beffa atroce – dopo essere andata due volte in vantaggio con il bomber che non ti aspetti: Luca Ranieri. Bravissimo a mettere in rete due cross di Biraghi dalla bandierina. Il Genk ha preso il palo con Arocodare un istante prima del fischio finale. Parafrasando il cognome di Arocodare, sarebbe stata una beffa da “a-ricordare”. Come un incubo. Il legno interno, per fortuna, ha evitato una sconfitta che sarebbe stata immeritata, certo. Ma certi rischi non si devono correre, nè in campionato, nè in Europa

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