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Bruxelles: Consiglio Ue, Draghi difende le misure italiane davanti ai leader europei, che attaccano

BRUXELLES . Di fronte alle osservazioni, non molto benevole, di alcuni leader europei che attaccano l’Italia per essere partita da sola nel contrasto alla variante Omicron, senza attendere la risposta europea, Draghi ha difeso le decisioni del suo governo. «Le misure sono state adottate per mantenere il vantaggio. Il coordinamento dell’UE in materia sanitaria deve essere guidato dal principio di massima cautela». Al Consiglio europeo l’Italia difende la decisione di far fare i test a chi arriva, anche con Green Pass, dai Paesi membri.

Ai leader il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricordato le 135 mila vittime a causa del Covid, la caduta pari a 9 punti del PIL. Ora, con i numeri elevati delle vaccinazioni nel Paese (83-85 per cento di vaccinati e 500 mila dosi giornaliere) e “on la variante Omicron ancora meno diffusa in Italia che in altri Stati ha spiegato il premier occorre mantenere questo vantaggio a protezione del nostro Sistema sanitario nazionale.

Riguardo al testing e alla flessibilità nazionale sulle misure, Draghi ha dunque ribadito ciò che aveva già ieri spiegato al Parlamento, rispondendo implicitamente alle critiche che Bruxelles aveva avanzato nei confronti dell’Italia che avrebbe agito da sola senza comunicare alla Commissione le restrizioni previste dall’ordinanza in vigore fino al 31 gennaio.

Il sostanziale squilibrio dei dati di vaccinazione tra i 27 Paesi dell’UE e l’incidenza differenziata della nuova variante Omicron, sono dunque alla base delle nuove decisioni, adottate anche in previsione dei consueti rientri in Italia per le feste di fine anno.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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