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La marcia anti-mafia di Firenze

Firenze capitale anti-mafia, 150mila in corteo (VIDEO)

La marcia anti-mafia di Firenze (Foto Matteo Bovo)
La marcia anti-mafia di Firenze (Foto Matteo Bovo)

FIRENZE – Davanti i familiari delle vittime di mafia. A seguire decine di migliaia di persone sfilano per le vie di Firenze in occasione della manifestazione promossa da Libera e Avviso Pubblico in occasione della XVIII Giornata dell’impegno e della memoria in ricordo delle vittime delle mafie. Il corteo, che è partito dalla Fortezza da Basso, arriverà allo stadio Franchi. In conclusione anche un concerto di Fiorella Mannoia. Tra i partecipanti, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’associazione Libera. Tra le bandiere presenti, anche quelle dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil.

Più di 150mila persone hanno sfilato per le vie di Firenze. Tra i partecipanti anche il segretario della Cgil Susanna Camusso. Il corteo è stato segnato dal silenzio. Il serpentone, colorato dai fiori di carta dei ragazzi delle scuole di tutta Italia, ha camminato per le strade della città fino al palco dello stadio, dove ci sono stati numerosi interventi fra i quali quelli del sindaco di Firenze Matteo Renzi e del Ct della nazionale di calcio Cesare Prandelli.

Ieri sera centinaia di familiari delle vittime della mafia hanno partecipato ieri sera alla veglia interreligiosa che si è tenuta nella basilica di Santa Croce a Firenze per iniziativa dell’associazione Libera .

Alla celebrazione ha partecipato il vescovo di Fiesole, Mario Meini che, salutando i familiari delle vittime di mafia, ha esortato alla preghiera quale “pietra miliare che segna la vostra vita”. Tra gli altri, in rappresentanza della comunità musulmana, presente anche l’imam di Firenze Izzedin Elzir.

“Ricorderemo i vostri figli, i vostri fratelli , padri e madri scandendo ad uno ad uno i loro nomi”, ha annunciato dall’altare don Marcello Cozzi, vicepresidente di Libera, prima che una lunga processione di familiari delle vittime facesse risuonare nella basilica il nome di ciascuno dei morti per mano della mafia. “L’opinione pubblica si è interessa di mafia e sa che la mafia è un cancro da eliminare – ha aggiunto Cozzi -. E per la prima volta, lo scorso anno, ho visto a Corleone gli anziani applaudire ai balconi. Non era mai successo“.

Ieri, oltre alla Messa, i familiari delle vittime si sono riuniti nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. La città di Firenze, e’ una scelta simbolica: quasi venti anni fa, la città fu ferita dalla strage dei Georgofili.

Anche la Polizia nel corteo
Anche la Polizia nel corteo

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