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Italiani (77%) hanno ancora paura del Covid, sondaggio Euromedia


ANSA/ MATTEO CORNER

ROMA – La campagna assillante del Governo finalizzata a spaventare gli italiani per prolungare il più  possibile stato emergenza e pieni poteri sta avendo effetto. Gli italiani hanno ancora paura del covid. E’quanto emerge da un sondaggio di Euromedia Research per Italpress.

Su un campione di mille persone intervistate, il 77% ha ammesso diavere ancora timore per la diffusione del virus, percentuale che sale all’80,1%, nel caso delle donne e si attesta al 73,7% per gli uomini.

Oltre il 62% dei giovani tra i 18 e i 24 anni afferma diavere ancora paura ma la percentuale aumenta per chi ha un’eta’compresa tra i 25 e i 44 anni (76,6%), con un picco dell’81,9% trai 45 e i 64 anni. Ha paura il 75,6% delle persone con piu’ di 65anni.

Geograficamente i maggiori timori si riscontrano al Sud e nelle isole dove l’83,2% delle persone teme ancora la diffusione del virus (effetto invasione immigrati infetti ndr). Seguono le regioni centrali (81,3%), il Nord-ovest (75,9%)e il Nord-est (63,3%).

Per convivere in salute con il virus, l’82,2% dice di portare sempre la mascherina nei luoghi chiusi e quando ci sono tante persone. Il mantenimento della distanza risulta al secondo posto tra le misure di protezione preferite e, a seguire, c’e’ il lavaggio delle mani dopo il contatto con persone o cose e l’utilizzo continuo del gel disinfettante. Con l’emergenza Covid-19, sono mutate anche le abitudini degli italiani.

Secondo il sondaggio, il 65% delle persone non frequenta luoghi che potrebbero essere affollati, il 44,5% non utilizza i mezzi pubblici, il 31,7% vede solo i familiari piu’ stretti evitando assembramenti, il 20,1% non va al ristorante e il 19,8% ha deciso di non uscire di casa o comunque limitare le uscite.

Tra i giovani della fascia d’eta’ 18-24, la maggior parte afferma di non frequentare luoghi che potrebbero essere affollati (72%), mentre soltanto il 9,8% dichiara di aver limitato le uscite. Un dato che aumenta per gli over 65: il 25,7% ha deciso di non uscire di casa o comunque di ridurre il tempo fuori dalle mura domestiche.

Al Sud e nelle isole, il 25,1% sceglie di non cenare o pranzare al ristorante. Una percentuale che si riduce sensibilmente al centro (19,7%), nel nord-ovest (17,7%) e nel nordest (14,9%) del Paese. Il 61,5% degli intervistati ritiene che l’aumento dei contagi delle ultime settimane sia dovuto principalmente al lassismo delle persone durante le vacanze e soltanto l’11,4% crede che la causa sia il mancato rispetto delle regole da parte dei gestori di locali. Il 9,3% degli intervistati, invece, sostiene che si trattidi un aumento “fisiologico” o dell’avvio della seconda ondata, mentre l’8,9% delle persone individua nei mancati controlli da parte delle istituzioni la causa di tale incremento dei casi.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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