Non trattiamo sui licenziamenti né oggi, né mai: ci dev’essere una soluzione di reindustrializzazione che preveda la salvaguardia di tutti i 176 posti di lavoro, affermanoi i sindacati
Pretendiamo rispetto per 176 famiglie e per un intero territorio. Le istituzioni si muovano al più presto o la responsabilità di questa procedura non sarà solo aziendale, dice la Cisl
La vicenda dei licenziamenti annunciati a 176 dipendenti dalla Bekaert di Figline Valdarno ha provocato la reazione di politici toscani a cominciare dal Presidente Eugenio Giani e dall’On. On. Stefano Mugnai, Vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati
In ragione della prossima conclusione del periodo di cassa integrazione, e non potendosi ancora prevedere soluzioni certe per i 176 lavoratori di Figline Valdarno, la società si trova nella necessità di avviare la procedura di licenziamento collettivo
E’ quanto si legge in un’analisi della Banca d’Italia che calcola l’impatto delle misure di estensione della CIG, il sostegno alla liquidità delle imprese e il blocco dei licenziamenti
Il governo ha accettato la richiesta di Cgil,Cisl e Uil, di prorogare nella Legge di Bilancio 2021, 12 settimane di cassa integrazione Covid (gratuite per le imprese) ed il conseguente blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo 2021
Sindacati, intanto, sul piede di guerra sulla questione della poroga del blocco dei licenziamenti. Dopo le 6 settimane di cig Covid con il blocco dei licenziamenti inserite nel dl Ristori per il 2021 il governo intende aggiungere altre 12 settimane di cig
Si chiude così il primo round con i leader di Cgil, Cisl e Uil, durato circa 5 ore. Al centro del tavolo il nodo della proroga dei licenziamenti fino alla fine di marzo