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Mario Gomez parla da fiorentino. E la città impazzisce

I tifosi impazziti per Gomez al Franchi
I tifosi impazziti per Gomez al Franchi

FIRENZE. «Mamma mia» fa Mario Gomez quando si vede davanti quasi 20.000 tifosi che hanno sfidato il caldo di un pomeriggio di metà luglio solo per venire a salutarlo allo stadio. Ma si dovrà abituare perché Firenze è letteralmente impazzita di gioia, ha voglia di fare festa e di far sentire tutto il suo calore al bomber arrivato dalla Germania.

Tra i più emozionati di tutti i sostenitori, Andrea Della Valle. Il patròn evita la sala stampa ma si presenta davanti alla gente che lo acclama. Il coro “Della Valle alè alè” è così forte che quasi non riesce a parlare. Riesce a stento a trattenere l’emozione e alla fine trova anche il tempo di piazzare una stoccata alle società rivali. «Hanno provato a portarcelo via anche in modo arrogante ma lui ha mantenuto la parola data: siamo orgogliosi di averlo qua».

«Gomez – ha aggiunto il patròn – non se l’aspettava questa accoglienza: questa è Firenze! Voi vi meritate tutto questo. Questo affetto vuol dire ripartire alla grande. Forza ragazzi, siete un pubblico davvero meraviglioso, così mi fate emozionare». Tutto questo mentre “Marione” ossserva incredulo e diverito il muro viola. Così tanta gente che gli organizzatori sono stati costretti ad aprire anche la Ferrovia, oltre alla Maratona.

Prima di lanciare verso la gente alcuni palloni, il “Torero” aveva preso il microfono in mano dicendo appunto qualche parola in italiano, tra cui “Forza viola” e “Così mi fate sentire a casa”. Ovvio che in quei momenti l’applausometro sia salito allo stelle. Anche se non ce n’era neppure bisogno. L’ex Bayern avrebbe potuto pronunicare qualsiasi frase e sarebbe stato comunque idolatrato.

Qualcosa di più aveva spiegato in sala stampa, senza per altro lanciarsi in grandi proclami neppure davanti ai giornalisti. Ecco i suoi concetti principali: «La città è fantastica, la società ha grandi obiettivi. Dovevo scegliere una destinazione che mi rendesse felice. Sono venuto a Firenze anche dopo aver fatto un colloquio con Guardiola che me ne ha parlato benissimo».

«Quando ho conosciuto Montella mi ha spiegato il progetto tecnico che mi affascina. Non volgio promettere un numero di gol ma è chiaro che spero di segnarne tanti. Vorrei vincere con questa squadra dopo essere riuscito a conquistare praticamente ogni traguardo con il Bayern Monaco».

Ai suoi lati, Daniele Pradè (che ha anticipato come Jovetic, sempre più vicino al City non partirà per il ritiro di Moena) ed Edoardo Macia se lo mangiavano con gli occhi. Il direttore sportivo si è limitato a ringraziare praticamente ogni componente dalla società, lo spagnolo si è allineato. Sono sembrato quasi emozionati anche loro.

Dopo il bagno di folla, Gomez ha salutato la compagna Karina che lo ha seguito fedelmente nel suo primo giorno fiorentino ed ha raggiunto i compagni in un albergo alla periferia della città. E da lì che domattina di buon’ora la Fiorentina partirà per Moena. Montella, anche lui presente allo satdio per la presentazione, non vede l’ora di mettersi a lavorare anche con il nuovo idolo conclamato di Firenze.

 


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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