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Meredith Kercher uccisa nel 2007 a Perugia

Meredith, al via nuovo processo d’appello a Firenze

Meredith Kercher uccisa nel 2007 a Perugia
Meredith Kercher uccisa nel 2007 a Perugia

FIRENZE – Ennesimo capitolo della storia giudiziaria più mediatica degli ultimi anni. In Corte d’Appello a Firenze inizia stamani un nuovo processo per la morte di Meredith Kercher. Lo ha disposto la Cassazione sconfessando la sentenza di assoluzione che Perugia aveva concesso ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Tra due mesi ricorrerà il sesto anniversario dell’omicidio della studentessa inglese uccisa nella casa di via della Pergola a Perugia con una coltellata alla gola.

E dopo sei anni, tre processi e un quarto in procinto di iniziare, non esiste ancora una verità univoca. Amanda e Raffaele si sono sempre dichiarati innocenti: hanno ricevuto prima una condanna, poi un’assoluzione, quindi un annullamento della Cassazione che ha disposto un nuovo processo. Per il delitto è stato condannato a 16 anni con rito abbreviato l’ivoriano Rudy Guede.

Cosa accadrà in questo ennesimo grado di giudizio è impossibile da prevedere. La Corte presieduta dal giudice Alessandro Nencini potrebbe decidere di riaprire, anche in parte, l’istruttoria dibattimentale, come in una certa misura sembrano suggerire gli ermellini nelle motivazioni della sentenza della Cassazione. In particolare, a pagina 64 scrivono che è «sicuramente censurabile la gestione dell’incarico conferito, posto  che ai periti venne chiesto di analizzare il Dna presente sul coltello e sul gancetto del reggiseno. Nel corso delle loro indagini, i periti rinvennero una terza traccia sulla lama del coltello sequestrato a casa di Sollecito, oltre a quella attribuita senza contestazioni alla Knox e a quella attribuita con forti contestazioni alla vittima, proprio in prossimità della traccia da cui era stato estratto il Dna attribuitole».

La difesa di Raffaele Sollecito ha presentato molte richieste di rinnovazione dibattimentale, tra cui l’analisi della federa del cuscino del letto di Meredith, che non è stata mai analizzata. Gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, chiedono che venga analizzata quella federa in cui è visibile a occhio nudo una macchia giallastra, che potrebbe essere di origine spermatica. Chiedono anche di analizzare nuovamente il gancetto del reggiseno di Meredith, per spazzare via ogni dubbio sulla presenza del Dna di Raffaele Sollecito (assente per la difesa). I legali vogliono anche che Rudy Guede, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per aver ucciso Meredith in concorso, testimoni nuovamente. Anche il Mac Book pro di Sollecito andrebbe nuovamente analizzato per la difesa, perché si accerti che mentre Meredith veniva uccisa qualcuno interagiva con il computer.

Nessuno dei due imputati sarà presente in aula oggi. Invece ci sarà Patrick Lumumba. La Corte ha già fissato sette date per altrettante udienze, oltre quella odierna.

amanda, meredith, processo, raffaele


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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