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Migranti: 1 morto e 23 dispersi al largo della Libia. La denuncia delle organizzazioni internazionali

ROMA – Altre morti alle frontiere UE. Delle 66persone che ci hanno chiamato questa mattina solo 42 sono sopravvissute, una e’ morta e 23 sono i dispersi. Lo denuncia su Twitter Alarm Phone. Abbiamo perso il contatto alle 08.12. Non abbiamo piu’ parole per denunciare le uccisioni del regime di frontiera #AbolishBorders”, prosegue Alarm Phone che  aveva lanciato l’allarme per 6 barche in pericolo nel Mediterraneo.

La conferma da Unhcr Libia: 42 sopravvissuti al naufragio sono appena stati riportati a Tripoli dalla Guardia Costiera libica. L’Unhcr e la Croce Rossa internazionale curano i sopravvissuti che soffrono di ustioni in diverse parti del corpo. Un cadavere è stato recuperato e 23 persone risultano disperse. Lo scrive l’Unhcr in Libia su Twitter

Per gestire le migrazioni dalla Libia, non è sufficiente investire nel rafforzamento della Guardia Costiera del Paese nordafricano, anche se farlo è legittimo, perché poi, senza uno Stato che funzioni, i migranti salvati in mare finiscono in un sistema che li sottopone ad abusi di ogni tipo. Lo ha sottolineato l’alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi, in conferenza stampa a Bruxelles. E’ importante – ha detto – che ci sia qualche forma di soccorso coordinato in mare, sotto guida statale. Non è così ora. E’ molto importante che venga dato spazio all’opera di altri soggetti, come le Ong, a patto che offrano condizioni di sicurezza, perché riempiono un vuoto. Il soccorso in mare è un atto non negoziabile, che deve essere fatto. Ci sono stati respingimenti. Non c’è niente di sbagliato – ha continuato – nel rafforzare la Guardia Costiera della Libia, in modo che possa fare un lavoro efficiente e basato su principi. Non ci siamo ancora: ma gli sforzi sono legittimi. Ma questa non può essere la sola istituzione in cui si investe in Libia. Perché se i migranti vengono soccorsi e poi rimandati in un sistema che abusa delle persone. Lo sforzo nei confronti delle istituzioni libiche dovrebbe comprendere altre istituzioni. Questo riguarda l’intero processo di pace in Libia, ma da qui alle elezioni spero che siano fatti sforzi perché stare in Libia sia più sicuro, anche per migranti e rifugiati, ha concluso.

Alle proteste si aggrega ovviamente la sinistra italiana. Un altro naufragio. Un corpo e’ stato recuperato mentre 23 persone risultano disperse. Nel nostro Mediterraneo una strage incessante. Siamo di fronte a una carneficina le cui colpe pesano su un’Europa e su politiche pavide e disumane. Ripristinare il soccorso in mare. Ora!.Cosi’ su Twitter il deputato di LeU Erasmo Palazzotto.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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