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Enrico Rossi ha rinviato l'ok al Pit: lo sviluppo di Peretola può aspettare

Nuova pista a Peretola, slitta ancora l’ok della Regione

Enrico Rossi ha rinviato l'ok al Pit: lo sviluppo di Peretola può aspettare
Enrico Rossi ha rinviato l’ok al Pit: lo sviluppo di Peretola può aspettare

FIRENZE, ITALIA – Fumata nera per l’approvazione del nuovo Pit, Piano di indirizzo territoriale, che dovrebbe ridisegnare l’area intorno all’aeroporto di Firenze, per consentire la realizzazione di una nuova pista nello scalo di Peretola.

Nella seduta di giunta regionale di oggi, il presidente della Regione Enrico Rossi ha scelto di posticipare ogni decisione legata al Pit al 27 febbraio. Un rinvio di poche settimane, considerando che sono almeno 20 anni che Firenze aspetta lo sviluppo di Peretola e la conseguente non penalizzazione di smog e rumore per gli abitanti di Quaracchi e Brozzi grazie a un’inclinazione della pista quasi parallela all’autostrada (secondo l’orientamento 12/30). Ma il fatto che Rossi ieri, domenica, abbia ricevuto i comitati contro la nuova pista e la Tav e che il 24 febbraio ci siano le elezioni politiche ha fatto scattare l’allarme nell’opposizione,

“E’ una decisione che non può che esser letta come una contropartita elettorale fatta per strizzare l’occhio ai sindaci della Piana, per mettere in crescente difficoltà la maggioranza di centrodestra pratese, e per tenere buona l’assessore Marson, punto di riferimento dei comitati ambientalisti di sinistra”, ha sottolineato il consigliere regionale Pdl e portavoce dell’opposizione Stefania Fuscagni.

”Del resto – prosegue – le mancate decisioni in materia territoriale, urbanistica e paesaggistica sono uno dei più enormi buchi neri della giunta Rossi e portano con se’ tutte le contraddizioni della maggioranza di centrosinistra che cosi’ facendo paralizza la Toscana”. Per Fuscagni ”’rimandare ancora queste decisioni, significa non risolvere il nodo di Peretola e soprattutto tenere congelate intere aree sia nella zona fiorentina che pratese”.

Critico anche Nicola Nascosti (Pdl), secondo cui ”Rossi per non inimicarsi ulteriormente la Piana e tentare di mantenere unito il Pd almeno fino al giorno delle elezioni, snobba i veri interessi della Toscana. Questo chiarisce, se ancora ce ne fosse bisogno, come il Pd privilegi risolvere le proprie guerriglie interne rispetto alle reali necessita’ di una regione sempre piu’ penalizzata dalla mancanza di infrastrutture adeguate alle sfide del mercato globale”. Per Nascosti ”dopo l’approvazione del Piano Passera che nei fatti declassa Peretola a scalo di serie B, la decisione della Giunta di rinviare tutto a dopo le elezioni, appare anche una vera e propria resa al Governo Monti”.

”Ancora una volta, le problematiche interne al Pd hanno condizionato una decisione da prendere immediatamente, soprattutto all’indomani del declassamento degli scali di Firenze e di Pisa’, ha aggiunto il consigliere regionale di Più Toscana Gian Luca Lazzeri.

“Mancano poco più di due settimane al voto e, francamente, troviamo serio sottrarre una decisione cosí importante all’agone elettorale. L’opposizione stia tranquilla: arriveranno le decisioni richieste e avremo modo di prenderle in un clima verosimilmente più sereno e produttivo, recuperando ampiamente questi pochi giorni”, ha detto il capogruppo Pd in Consiglio regionale Vittorio Bugli, replicando ai gruppi di opposizione sul rinvio della discussione della variante al Pit, in Giunta toscana. ”Non temiamo il confronto – aggiunge il capogruppo – ma proprio perché vogliamo che di confronto si tratti, ci sembra cosa di buon senso e ragionevolezza tenere questo dibattito fuori dal clima di una campagna elettorale che finirebbe per ‘inquinare’ la discussione, snaturando il merito della questione”. Secondo Bugli il rinvio “non ci farà perdere un solo giorno, perché sarebbe stato impossibile avviare l’iter in Consiglio in questo periodo”.

Parole riprese in tarda serata anche dal presidente della Regione, Enrico Rossi: “Tra 20 giorni si vota. E’ bene che il dibattito politico per il parlamento nazionale non sia troppo condizionato dalla variante al Pit, né che venga strumentalizzato a fini di parte. Dopo un ritardo di 20 anni ora è saggio aspettare 20 giorni. Non perdiamo un solo giorno per migliorare i contenuti del provvedimento. Quanto alle strumentalizzazioni sono gia’ evidenti nelle grida dell’opposizione, che presto saranno smentite dai fatti”.

elezioni 2013, enrico rossi

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