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Sanremo: Elisa con Mahmood e Blanco e La rappresentante di lista sul podio. Omaggio a Monica Vitti. Show di Checco Zalone

SANREMO – Elisa sale in vetta alla classifica provvisoria del Festival di Sanremo e, dopo lo show di Fiorello, è Checco Zalone a prendersi la scena. Sanremo 2022 ha il suo primo podio, anche se provvisorio. Ed è composto da Elisa prima, Mahmood e Blanco secondi, La Rappresentante di Lista terza. Questo è il verdetto espresso dai giornalisti della sala stampa, riuniti al Casinò, dopo l’ascolto di tutti i 25 big saliti su palco dell’Ariston nelle due prime serate. Questa la classifica al completo, nell’ordine: Elisa, Mahmood con Blanco, La Rappresentante di Lista, Dargen D’Amico, Gianni Morandi, Emma, Ditonellapiaga con Rettore, Massimo Ranieri, Irama, Fabrizio Moro, Giovanni Truppi, Noemi, Sangiovanni, Michele Bravi, Rkomi, Achille Lauro, Matteo Romano, Highsnob con Hu, Giusy Ferreri, Iva Zanicchi, Aka 7even, Le Vibrazioni, Yuman, Tananai, Ana Mena. Dunque, una interprete femminile e due coppie sul podio provvisorio, mentre il derby fra gli eterni rivali se lo aggiudica per il momento Gianni Morandi tre gradini avanti a Massimo Ranieri, con l’altra veterana del festival, Iva Zanicchi, confinata molto più in basso. L’unica straniera dei big, la spagnola Ana Mena, almeno per ora occupa il posto del fanalino di coda.

MONICA VITTI – E via con la cronaca della seconda serata. Standing ovation all’Ariston per Monica Vitti: omaggio a una gran donna, una delle attrici più straordinarie della storia del cinema. Amadeus chiosa: «La sua scomparsa è un lutto per l’intero Paese. Con le sue interpretazioni sempre diverse ci ha fatto piangere, pensare, ridere anche tantissimo quando al cinema per le donne i ruoli comici erano una rarità». Visibilmente emozionata, Lorena Cesarini, attrice lanciata da Diego Bianchi Zoro e poi volto di Suburra su Netflix: è la co-conduttrice della seconda serata di Sanremo. «La prima volta che mi ha visto si è messa a piangere», dice Amadeus. «E’ perché sei tu quello che mi ha voluta qui, guardarti mi riempie di gioia. Quando il primo gennaio sono stata chiamata, ho avvisato subito mamma Germaine, che ora starà piangendo come una matta».

Amadeus e Lorena Cesarini
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

LORENA CESARINI – E’ nata a Dakar da mamma senegalese e papà italiano, Lorena Cesarini, è cresciuta a Roma, è italiana e ne va molto fiera, ma da quando Amadeus l’ha scelta per Sanremo ha sperimentato l’odio degli hacker: Lorena Cesarini porta all’Ariston un monologo forte contro il razzismo, che conclude tra le lacrime dopo aver letto un brano di Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar Ben Jelloun. «La cosa più importante – dice – è chiedersi perché, per andare verso la libertà da frasi fatte, giudizi precostituiti, insulti, giudizi sul tram».

Lo show di Checco Zalone
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

CHECCO ZALONE – Dalla galleria, Checco Zalone comincia la sua partecipazione a Sanremo: «Parto da qui perché questa è la mia gente, la gente vera, e voglio partire da qui, umiltà, Amadeus, voglio partire con loro, perché amo il popolino. L’ironia sulla commozione che sembra coinvolgere tutti sul palco dell’Ariston, Amadeus messo alla berlina per il maschilismo, la rilettura della favola di Cenerentola in chiave lgbtq: Checco Zalone porta la sua irriverenza sul palco dell’Ariston. Prima finge commozione, mi sento un Maneskin, riferendosi alle lacrime di Damiano ieri sera, poi spiega: «Vengo da un piccolo paese, da Capurzo. Mi merito tutto questo? Poi vedo te e dico ‘sì, me lo merito’. Grazie, perché ci fai sentire tutti geni. Pensavo che Amadeus fosse incapace, invece c’ha ritmo, anche nelle scelte delle canzoni, e poi ha avuto la bellissima idea di invitare Ornella Muti doppiata dalla De Filippi. Tra le conduttrici manca però una scema, l’italiano medio ci è rimasto male. Un giorno – insiste il comico – Amadeus capirà che la donna può stare un passo in avanti, ma è un uomo di un’altra epoca, non possiamo condannare il suo maschilismo endemico, i tempi stanno cambiando, ma i pregiudizi non possono essere scrostati dal detersivo, possiamo però insegnare ai giovani che esiste l’amore universale». E così, accompagnato da Amadeus, voce narrante al leggio, racconta la sua storia lgbtq ambientata in Calabria: protagonista è Oreste, trans brasiliano che viene invitato al ballo a corte. E’ colpo di fulmine con il principe, ma il re omofobo non vuole: peccato però che il sovrano sia un cliente affezionato di Oreste. Zalone rilegge Mia Martini, con Che ipocrisia nell’universo, e conclude con l’ennesimo doppio senso: «Se ci sono denunce, querele interrogazioni parlamentari, il foro di competenza è di Amadeus».

Laura Pausini
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

LAURA PAUSINI – Amadeus accoglie sul palco dell’Ariston Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan ufficializzando la loro conduzione all’Eurovision Song Contest, che partirà tra 100 giorni a Torino (il countdown è iniziato sulla cupola della Mole Antonelliana). La manifestazione torna in Italia, a Torino dal 10 al 14 maggio, grazie alla vittoria dei Maneskin l’anno scorso. «Anche stasera mi sono emozionata. Dopo così tanti anni, la gente si chiede ‘ma cosa c’ha ‘sta Pausini?. Ma ogni volta che vengo qui è veramente un colpo al cuore». Laura Pausini torna ancora una volta sul palco dell’Ariston da dove tutto è iniziato quasi 30 anni. Ha presentato il suo nuovo singolo Scatola, scritto da Madame, «una metafora: la mia mente con tutti i suoi ricordi. E il brano diventa una sorta di dialogo tra me e la Laura del ’93, e di tutto quello che è successo in mezzo. Mi sono chiesta cosa sarebbe della mia vita se non avessi vinto Sanremo». E questo è diventato anche un film «Laura Pausini – Piacere di conoscerti», un film Amazon Original con la regia di Ivan Cotroneo disponibile su Prime Video dal 7 aprile in 240 Paesi. «Uno sliding doors, da una parte la Laura che vinto Sanremo, dall’altra la Laura che non ha vinto». Laura intona poi «I have a dream» degli ABBA, mentre sul palco entrano anche Mika e Alessandro Cattelan, suoi prossimi compagni di avventura alla guida dell’Eurovision Song Contest.

 

Serata di lacrime e commozione. Dopo Lorena Cesarini e Laura Pausini, anche Emma si lascia andare all’emozione alla fine della sua esibizione, quando Amadeus l’ha raggiunta per il consueto mazzo di fiori. Fiori anche per la maestra Francesca Michielin che ha ringraziato e poi ha donato il suo mazzo a un violinista dell’orchestra.

IVA ZANICCHI – Standing ovation all’Ariston per Iva Zanicchi: a 82 anni appena compiuti, unica donna con tre vittorie al festival, nel 1967, nel 1969 e nel 1974, è tornata in gara con Voglio amarti. «Il mio festival – dice commossa – può finire qua, altro che papalina!». A Sanremo ancheGaia Girace e Margherita Mazzucco dell’Amica geniale.

Diverse anche le esperienze davanti ad una macchina da presa, che fosse per il grande schermo (La cena di Natale di Marco Ponti, Gli anni piu’ belli di Gabriele Muccino”) o per il piccolo, di nuovo con Muccino, A casa tutti bene. Emma Marrone, nata a Firenze ma salentina di adozione, 37 anni, eè anche una delle poche artiste in Italia a poter vantare di aver vissuto Sanremo sotto piu’ punti di vista, come cantante in gara, come superospite e anche come co-conduttrice, un onore che puo’ condividere, Gianni Morandi a parte, con Nilla Pizzi, Anna Oxa, Arisa ed Elodie. Canta Ogni volta è così,, un brano che, come ha dichiarato «Banalmente parla d’amore, ma se si fa un’analisi attenta del testo ci si accorge che va oltre. Il dualismo che colpisce le donne e’ sempre lo stesso: siamo sante o pu..e, non va bene comunque, gli uomini non hanno il coraggio di lasciarci andare ma nemmeno di restare. Parla di relazioni complesse, spesso la gente sta insieme in una bolla di finzione pur di non restare da sola». Dirige l’orchestra la collega e amica Francesca Michielin, con la quale duetterà anche nei prossimi giorni sulle note di Baby, One More Time?, di Britney Spears, una delle esibizioni più attese dell’intera kermesse.

OLIMPIADI MILANO-CORTINA – E ancora: sul palco di Sanremo Arisa e Malika Ayane interpretano Fino all’Alba e Un po’ più in là, i brani finalisti del contest musicale che porterà alla scelta dell’Inno di Milano Cortina 2026. Le due cantanti, conclusa l’esperienza sanremese, saranno presenti, insieme alla delegazione italiana, alle Cerimonie di chiusura dei Giochi Invernali di Pechino 2022 che vedranno il passaggio ufficiale delle bandiere Olimpica e Paralimpica nelle mani dei sindaci di Milano e di Cortina. Conclusa l’esibizione sul palco dell’Ariston al via la fase di voto con cui il pubblico potrà esprimere la propria preferenza utilizzando il sito ufficiale di Milano Cortina 2026 (www.milanocortina2026.org) fino al prossimo 22 febbraio. Le persone da casa, come già avvenuto per la scelta dell’Emblema, sanciranno il motivo vincitore: una dinamica in coerenza con il percorso partecipativo, di promozione e condivisione dello spirito Olimpico e Paralimpico che caratterizza la Road to the Games verso il 2026.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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