Arno: è morto Raffaello Nardi, firmò il piano (rimasto nel cassetto) per proteggere Firenze e la Toscana. Inventò con me la “bomba d’acqua”

La prima notizia, capace di ferire nel profondo dell’anima, è che con Raffaello Nardi scomparso a 86 anni, se n’è andato un grandissimo amico. Ma aggiungo subito, e mi scuso per il riferimento personale, che è stato un personaggio fondamentale per Firenze e la Toscana. E’ lui che, nel 1999, dopo anni di studi e di polemiche finì di scrivere quel “piano” che doveva mettere al riparo la regione, e due città scrigno come Firenze e Pisa, dai capricci dell’Arno: quelle disastrose scorrerie del fiume, le alluvioni, che dal 1177 affliggono e devastano il territorio. E che la Protezione civile ha messo al secondo posto fra le calamità naturali italiane, soltanto dietro a un’eventuale eruzione del Vesuvio

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Tunnel sotto l’Arno: Giani e Nardella vogliono riaprire il passaggio segreto fra la Zecca e San Niccolò

Il passaggio segreto fra le due sponde dell’Arno, dalla Zecca Vecchia (altezza piazza Piave) a San Niccolò, era un mio pallino. Ora Regione Toscana e Comune di Firenze, insieme, valutano fattibilità e metodo per riaprire l’ antico percorso  pedonale di 250 metri di lunghezza, posto 5 metri sotto il livello del fiume, che collega, appunto, la torre della Zecca Vecchia e la Torre di San Niccolò

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Firenze: uno minaccia di buttarsi in Arno. Un altro lo fa 4 ore dopo. E non riemerge. Vane le ricerche (Foto)

– Doppio intervento dei vigili del fuoco, oggi 28 maggio 2023, sulle spallette dell’Arno, A Firenze: il primo alle 9.30, al Ponte alla Vittoria, per soccorrere una persona che minacciava di gettarsi in Arno. Sul posto intervenuti la squadra ordinaria e il nucleo sommozzatori che hanno bloccato l’uomo prima che compisse il gesto. $ ore dopo un altro si è gettato e non è riemerso

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Arno: pianta del Giappone infesta le sponde e favorisce l’erosione degli argini

Allarme per l’Arno. Lo lancia l’Anbi, associazione dei consorzi di bonifica, affermando che una pianta giapponese sta infestando gli argini, provocando danni seri non solo per la sua capacità invasiva, ma anche perchè provoca instabilità degli argini fino a favorire l’erosione. Si chiama poligono del Giappone. Soppianta la vegetazione autoctona e riduce la biodiversità. Si riproduce molto facilmente: bastano piccoli pezzi di rizoma (la radice) per colonizzare un terreno

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Un anno di cronaca: crollo sulla Marmolada, frana di Ischia, alluvione nelle Marche. L’Arno che fa paura. Poi omicidi ed ergastoli

. L’anno ha visto almeno tre grosse catastrofi legate a un clima sempre più caldo: il crollo della Marmolada, l’alluvione nelle Marche e la frana a Ischia. In Toscana, l’Arno continua a far paura e 56 anni dopo la grande alluvione del 1966 le difese contro le “mattane” del fiume non esistono o quasi. Nella carrellata sullka cronaca non troviamo tutto, ma di tutto: compresi omicidi ed ergastoli

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Arno: a Firenze onda di piena da 1.350 metri cubi al secondo. A Pontedera aperto lo Scolmatore per proteggere Pisa

E’ passata senza provocare problemi, l’onda di piena dell’Arno, a Firenze. Superata la prima soglia di criticità, a 3,73 metri, che fa impressione ma non provoca danni. Ora la massa d’acqua trasportata dal fiume, calcolata al Ponte Vecchio intorno ai 1.350 metri cubi al secondo, sta andando verso Pisa. Ma intanto, dalle 21 di stasera, 16 dicembre 2022, a Pontedera è stato aperto lo Scolmatore: ossia il canale che devia il fiume verso il Calambrone per evitare l’impatto violento su Pisa

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