E’ stato ribattezzato, dagli stessi investigatori, come l’hub dell’immigrazione clandestina. Secondo l’accusa, avrebbe fornito documentazione falsa per ottenere il permesso di soggiorno chiedendo in cambio compensi che andavano dai 50 ai 4mila euro a seconda del ‘servizio’ offerto: falsa busta paga, dichiarazione di ospitalità, assunzione fittizia
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