La tensione resta alle stelle, dopo il caso delle presunte “intromissioni” del premier nella vita del Movimento denunciate dal leader del partito e smentite dall’ex governatore della Bce
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La tensione resta alle stelle, dopo il caso delle presunte “intromissioni” del premier nella vita del Movimento denunciate dal leader del partito e smentite dall’ex governatore della Bce
LeggiUn rientro non solo in vista del delicato consiglio dei ministri sul taglio delle bollette ma soprattutto per sedare la tensione fortissima che la lunga telefonata con Conte evidentemente non era riuscita ad allentare
LeggiNessun rischio per il governo. Le voci sulle presunte telefonate di Draghi a Grillo per rimuovere Conte fanno parte del teastrino politico. Quel che resta dei 5Stelle non ha certo intenzione di andare a casa subito. La precisazione di Draghi
LeggiLo riferisce al ‘Fatto quotidiano’ Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro all’università Sapienza di Roma
LeggiGiuseppe Conte e gli intransigenti come Fico fanno andare alla deriva i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle, ormai giunto alla scissione. I seguaci di Luigi Di Maio daranno vita a una forza politica che si potrebbe chiamare “Insieme per il futuro”. Grossi problemi oper Giuseppe Conte che vedrà assottigliarsi parecchio il numero dei parlamentari grillini
LeggiLa nota del Movimento 5 Stelle contro Luigi Di Maio è dura, ma non tale da rasentare eventuali provvedimenti. A parte Fico (che forse vuole guadagnare posizioni interne) nero su bianco c’è un rimprovero pubblico, ma niente più
LeggiNessuna espulsione per il ministro, la resa dei conti rinviata a un momento politico meno delicato
LeggiROMA – Dopo la filippica di Marco Travaglio sul Fatto, qualche giorno fa, ora sono i vice di Giuseppe Conte a sparare su Luigi Di Maio. Con toni perentori: dentro o fuori. Sembra una domanda ma suona quasi come un ultimatum, l’accusa che i vertici (‘contiani’) del Movimento 5 stelle lanciano a Di Maio a due giorni dalle critiche post elettorali dell’ex capo politico. Intanto Grillo annuncia l’arrivo a Roma. Per fare che?
LeggiROMA – Il movimento 5 stelle sta preparando una mina al governo Draghi: ossia una risoluzione nella quale si dice che l’Italia s’impegna a non inviare più armi all’Ucraina. Tutto questo in vista del voto di martedì dopo la comunicazioni del premier Mario Draghi sul Consiglio europeo del 23-24 giugno sull’Ucraina. Me i grillini sono spaccatissimi: c’è chi fa la voce grossa, come Conte, e chi, invece, è attaccato alla poltrona della Farnesina, come Di Maio. Che farà di tutto per non far cadere Draghi
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