In Italia e nell’Eurozona migliora il tasso di disoccupazione, ma resta sempre alto quello giovanile nel nostro Paese
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In Italia e nell’Eurozona migliora il tasso di disoccupazione, ma resta sempre alto quello giovanile nel nostro Paese
LeggiBen oltre la metà degli iscritti del 2021 risulta essere donna (61,84%). Un dato in crescita rispetto a quello del 2020 dove la percentuale di donne era sì lo stesso maggiore di quello degli uomini, ma si fermava al 55,31%
LeggiA settembre torna ad aumentare l’occupazione, dopo i cali registrati a luglio e ad agosto. Gli occupati aumentano di 59mila unità (+0,3%) rispetto al mese precedente e di 273mila unità (+1,2%) rispetto a settembre 2020
LeggiE’ quanto emerge dai dati Eurostat sul lavoro nelle regioni europee secondo i quali nel Sud e nelle Isole risultavano 695 mila disoccupati di lunga durata a fronte dei 488,9 mila dell’intera Germania
LeggiLo calcola la Fondazione di Vittorio, centro di ricerca della Cgil , ricordando che l’analisi è sulla base della metodologia valida fino al 2020 che considera occupato anche chi è in cassa integrazione da oltre tre mesi
LeggiIl tasso di disoccupazione a luglio scende al 9,3% (-0,1 punti rispetto a giugno) e tra i giovani al 27,7% (-1,6 punti). Lo comunica l’Istat, diffondendo i dati mensili provvisori su occupati e disoccupati
LeggiSi tratta del livello più alto da ottobre 2018, quando era risultato pari al 10,8%. Ad aprile 2020 il tasso dei senza lavoro era pari al 7,4%.
LeggiI livelli di occupazione e disoccupazione sono però inferiori a quelli di febbraio 2020, rispettivamente di 300 mila e di oltre 170 mila unità, mentre l’inattività è superiore di quasi 340 mila unità
LeggiPolitica fallimentare della Merkel anche in Germania. Aumenta la disoccupazione, si riduce, per il secondo trimestre consecutivo la produzione, si avvia verso la recessione
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