A settembre 2020 l’export registra una crescita su base annua del 2,1%, dovuta all’aumento delle vendite sia verso l’area extra Ue (+2,8%) sia, in misura minore, verso quella Ue (+1,4%)
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A settembre 2020 l’export registra una crescita su base annua del 2,1%, dovuta all’aumento delle vendite sia verso l’area extra Ue (+2,8%) sia, in misura minore, verso quella Ue (+1,4%)
LeggiTorna a scendere la produzione industriale che, dopo quattro mesi di recupero, segna a settembre un tonfo del 5,6% rispetto ad agosto e del 5,1% rispetto ad un anno prima. Lo rende noto l’Istat
LeggiConsiderando il trimestre giugno-agosto rispetto al trimestre precedente, la produzione industriale italiana ha segnato un rialzo piu’ accentuato (+34,6%) di quello di Francia, Germania e Spagna (rispettivamente +20,7%, +10,5% e +21,7%), afferma Istat
LeggiNei mesi estivi, l’attività economica a livello internazionale, rileva l’Istat, ha evidenziato una decisa ripresa, diffusa in modo eterogeneo tra i paesi.
LeggiIl deficit pubblico in rapporto al Pil è stato pari al 10,3% (0,0% nello stesso trimestre del 2019). Il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,9% (+4,1% nel secondo trimestre del 2019).Lo comunica Istat. La pressione fiscale è stata pari al 43,2%, in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
LeggiA settembre è stato registrato, per i prezzi, un calo dello 0,5%. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,5% su base annua (come ad agosto). Su base mensile il calo è dello 0,6%
LeggiIl miglioramento – spiega l’Istat – è diffuso a tutti i settori, con maggiore intensità per i servizi di mercato. La crescita degli indici negli ultimi quattro mesi riduce il divario rispetto ai livelli precedenti l’emergenza sanitaria
LeggiDa febbraio 2020, certifica l’Istat, il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila. Lo scrive l’Istat nelle statistiche flash su occupati e disoccupati a lugli
LeggiIl Pil italiano non aveva mai registrato un calo così consistente dal 1995. Lo sottolinea l’Istat precisando inoltre che la variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7%. La stima completa dei conti economici trimestrali – scrive l’Istat – conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel secondo trimestre per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria
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