‘Se voti Grillo voti solo uno strillo’, diceva un simpatico banner che girava sui social network in campagna elettorale. A urne chiuse e a risultato (quasi) acclarato, è ormai chiaro che gli italiani hanno strillato parecchio: contro il Pd, che da vincitore assoluto si è trasformato nuovamente in aspirante perdente, contro il Terzo polo che è stato bastonato come mai nessuna rottamazione si sarebbe sognata di fare e anche contro il Pdl che da partito guida del Paese si ritrova oggi nella condizione di aspirare al massimo a un governissimo dai dubbi risultati.
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Pd, Rossi e Manciulli strizzano l’occhio ai grillini
Lo aveva anticipato ieri, a spoglio in corso, il governatore Enrico Rossi, lo aveva detto chiaramente Nichi Vendola nella notte, ora tutto lo stato maggiore del Pd inizia l’operazione ‘avvicinamento’ al Movimento 5 Stelle. Bersani, nell’attesa conferenza stampa del pomeriggio, ha aperto a possibili intese, bocciando invece un governissimo col Pdl e lo stesso segretario toscano, Andrea Manciulli, ha toccato le stesse corde. Che vengono solleticate di nuovo anche da Rossi.
LeggiI nuovi deputati toscani… se vince Bersani
Il ‘too close to call’ chiesto da Angelino Alfano a tarda notte non autorizza a dare ancora per acquisiti i dati della Camera, ma se – come risulta attualmente dai dati del Ministero dell’Interno – vincerà la coalizione di Pierluigi Bersani, il centrosinistra prenderà 26 seggi in Toscana per la Camera dei Deputati (23 Pd,2 Sel, 1 Centro Deocratico), 12 andranno alle opposizioni così suddivisi: 5 a Grillo, 5 al centrodestra (4Pdl 1 FdI), 2 alla coalizione di Monti. Ecco chi sono gli onorevoli in pectore.
LeggiEcco chi sono i senatori toscani della prossima legislatura
In Toscana i dati del Senato indicano il centrosinistra primo al 43 per cento, con un sensibile calo rispetto alle ultime politiche dove aveva sfiorato il 52 per cento. In termini reali si tratta di una emorragia di circa 300mila voti. Il boom del Movimento 5 Stelle è arrivato anche nella regione con il 22.5 per cento, il centrodestra è al 21.2 per cento, mentre la coalizione di Monti è poco sopra la soglia dell’8 per cento.
LeggiInstant poll di Tecnè/Sky: il centrosinistra vince a Camera e Senato
Secondo il primo instant poll dell’Istituto Tecnè per Sky la coalizione di centrosinistra (Pd-Sel-altri) è al 34,5% e vince le elezioni, il centrodestra (Pdl-Lega e altri) al 29,0%. Il Movimento 5 Stelle è invece al 19% mentre le liste Monti al 9,5% e Rivoluzione Civile al 3,5%. In base ai questi primi dati il centrosinistra alla Camera si aggiudicherebbe 340 seggi mentre il Pdl-Lega 140. Seguono il Movimento 5 Stelle con 91 seggi e le liste Monti con 46.
LeggiBoom di Grillo, vince il centrosinistra, Senato a rischio governabilità
Le urne sono chiuse: in attesa degli instant poll e degli exit pool, Firenze Post riprende gli ultimi sondaggi disponibili su scala nazionale, quelli forniti da Nota politica pubblicati il 24 febbraio (seppur coperti da simil-corse di cavallo). Da questi dati emerge che il centrosinistra vince le elezioni alla Camera, ma non ottiene la maggioranza al Senato. Boom di Beppe Grillo, mentre il Terzo polo di Monti diventa quarto con poco più del 10 per cento. Nei prossimi minuti e nelle prossime ore si saprà se questi sondaggi vengono confermati dagli instant poll e dagli exit pool realizzati fuori dai seggi, fino all’arrivo dei risultati realmente scrutinati.
LeggiIl Gattopardo del 2013
Nel romanzo ‘Il Gattopardo’ si racconta che Don Ciccio Tumeo, organista della Chiesa Madre di Donnafugata e compagno di caccia del Principe di Salina, sostiene di aver votato “No” al plebiscito sull’annessione al Regno sabaudo.
LeggiScritta sulla sede regionale del Pd
Brutta sorpresa per i militanti del Pd fiorentino che stamani sul muro della sede regionale di via Forlanini hanno trovato la scritta ”Basta con le farse elettorali, lotta di classe’. Vernice nera, falce e martello e l’ingresso della sede imbrattata con vernice rossa hanno completato “l’opera”.
LeggiIl rischio Prima Repubblica
La campagna elettorale era partita con la quasi matematica certezza che il centrosinistra avrebbe vinto, anzi stravinto, le elezioni. E avrebbe trovato nella coalizione centrista di Mario Monti una comoda opposizione della regina, con il centrodestra e i vari partitini anti-sistema ridotti a una sparuta rappresentanza.
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