Una telefonata di pochi minuti del comandante Giuseppe Giacalone per rassicurare il figlio e confermare che presto sarà a Mazara del Vallo con tutto il suo equipaggio
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Una telefonata di pochi minuti del comandante Giuseppe Giacalone per rassicurare il figlio e confermare che presto sarà a Mazara del Vallo con tutto il suo equipaggio
LeggiErano 3 i pescherecci italiani che si trovavano in una zona definita ad alto rischio verso i quali una motovedetta libica ha sparato alcuni colpi di avvertimento che hanno ferito il comandante dell’Aliseo, Giuseppe Giacalone. La Marina libica ammette solo che sono stati spararti colpi di avvertimento in aria
LeggiSi trova da ieri nel porto di Mgarr Harbour sull’isola di Gozo dove, a quanto apprende l’Adnkronos, è stato sottoposto a fermo per accertamenti
LeggiLo stuolo di navi che soccorrono i migranti in presunto pericolo subito segnalati dalle Ong, non sono riuscite a salvare pescatori italiani in pericolo. L’attenzione è puntata sui clandestini
LeggiSi tratta dell’Invidia, di 9 metri, che forse ha avuto una collisione con un tronco. Il pescatore, unico a bordo, nonché armatore del natante, stava rientrando in porto dopo aver effettuato attività di pesca quando a circa 2 miglia dalla costa ha avvertito un forte colpo sullo scafo
LeggiLo rende noto la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il peschereccio con l’equipaggio ha appena lasciato il porto di Misurata per fare rientro in Italia
LeggiPoco prima, come precisa una nota, il motopeschereccio era stato avvisato, tramite radio, dalla Capitaneria di porto di Portoferraio che stava entrando nella fascia di mare interdetta alla navigazione. Pronto l’intervento della capitaneria di Portoferraio (Livorno) che ha inviato sul posto una motovedetta
LeggiSecondo una prima ricostruzione il peschereccio, che aveva preso il largo mercoledì scorso, sarebbe stato travolto da un’onda. Il sindaco di Siracusa Francesco Italia, che ha espresso vicinanza alla famiglia Sapienza, è in contatto con l’ambasciata italiana a La Valletta per seguire da vicino l’evolversi della vicenda
LeggiErano a bordo del peschereccio abbandonato dalle autorità maltesi nel Mediterraneo. Accertamenti sono in corso: sarebbero quasi tutti eritrei. Individuati gli scafisti, si tratta di un libico e di un tunisino
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