Peggiora la Borsa di Milano dopo il crollo dell’indice Ihs Markit dell’attività manifatturiera in Italia e l’allargamento dello spread a 263 punti base. Il Ftse Mib cede l’1,7%. A pesare sul listino sono soprattutto le banche
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Peggiora la Borsa di Milano dopo il crollo dell’indice Ihs Markit dell’attività manifatturiera in Italia e l’allargamento dello spread a 263 punti base. Il Ftse Mib cede l’1,7%. A pesare sul listino sono soprattutto le banche
LeggiLa proiezione centrale del Pil – si legge nel bollettino economico – è pari allo 0,6% quest’anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. Le previsioni sono nel 2020 e nel 2021 rispettivamente dello 0,9 e dell’1%, ma i rischi per la crescita sono al ribasso
LeggiIl governo tedesco dal canto suo sta già correndo ai ripari e ha pronto, stando alle indiscrezioni anticipate dallo Spiegel – un piano d’emergenza. Per prevenire un’eventuale recessione e smorzare gli effetti di una forte contrazione del Pil
LeggiIl Presidente dell’Eurotower ha poi lodato la bozza di riforma dell’Unione monetaria presentata da Francia e Germania, ma è preoccupato per la corsa al protezionismo
LeggiNel rapporto annuale parla di tre rischi chiave all’orizzonte: gli elevati livelli di debito, l’esaurimento della politica monetaria e l’ascesa del populismo
LeggiA margine della riunione dei ministri dell’economia Ue il Governatore conferma le previsioni che vedono l’Italia verso il raggiungimento di un +0,9 del Pil , invece del + 0,7. Ma la gente, in Italia, continua ad avere le preoccupazioni di sempre. Non basta dire siamo fuori dal tunnel: bisogna che l’intero Paese riveda la luce
LeggiDopo i richiami degli organismi europei e dell’Ocse, anche il FMI ribadisce che in nostro Paese è in recessione e non formula previsione rosee. Occorre intervenire per procurare lavoro alle giovani generazioni. Ma sul piano pensionistico la situazione è sotto controllo
LeggiDoccia gelata sull’ottimismo del Governo. L’andamento del Prodotto interno lordo dell’Italia nel secondo trimestre mostra che il nostro Paese è tornata in “recessione tecnica”. Il livello del prodotto interno lordo è il più basso da 14 anni a questa parte
LeggiCrescita zero, ma almeno non siamo in recessione. Dopo due anni di segno negativo, nel periodo tra luglio e settembre l’economia italiana ha evidenziato una variazione congiunturale nulla, interrompendo la caduta iniziata nel terzo trimestre 2011. La variazione annua resta negativa, ma migliora a -1,8%.
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