Uno degli obiettivi del nuovo governo è quello di razionalizzare, più che abolire, il reddito di cittadinanza, che in passato è stato fonte di indebite riscossioni, accertate da Guardia di Finanza e magistratura
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Uno degli obiettivi del nuovo governo è quello di razionalizzare, più che abolire, il reddito di cittadinanza, che in passato è stato fonte di indebite riscossioni, accertate da Guardia di Finanza e magistratura
LeggiApprovato dal Consiglio dei ministri un nuovo decreto sulla giustizia che permetterebbe processi rapidi, sanzioni certe e pene sostitutive. Ma si dovrà fare i conti con l’inadeguatezza della macchina giudiziaria
LeggiLa riforma Cartabia passa a larghissima maggioranza, reazione furiosa del sindacato delle toghe
LeggiAncora proteste dei magistrati contro riforme che. a loro avviso, lederebbero le loro prerogative
LeggiLe dicharazioni del presidente dell’Anm, che critica alcuni aspetti della riforma e giustifica lo sciopero
LeggiStop alle porte girevoli tra politica e magistratura; separazioni delle funzioni; un sistema elettorale misto per l’elezione dei consiglieri togati del Csm che però non prevede il sorteggio dei collegi
LeggiC’è preoccupazione nel Consiglio Superiore della Magistratura: il governo punta a chiudere, con la riforma, entro giovedì. Attraverso il voto in Aula. E senza fiducia. In un vertice mattutino tra i ministri Cartabia e D’Incà con i capigruppo della maggioranza è stato preso l’impegno da quasi tutti i partiti di maggioranza di non presentare emendamenti, il che consentirà di approvare la riforma forse già giovedì 21 aprile 2022
LeggiIl tempo stringe, l’abbiamo ripetuto più volte, e si rischia, di questo passo, di non giungere a una conclusione neppure entro la fine del 2022 e che, alla fine, si finisca per riproporre soluzioni temporanee
LeggiLa riforma incide profondamente sull’autonomia ed indipendenza dei magistrati, sia nei rapporti con gli altri poteri dello Stato, sia nei rapporti interni all’ordine giudiziario
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