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Teatro Verdi: Diego Ceretta debutta come direttore principale dell’ORT

Diego Ceretta (foto ORT)

FIRENZE – Venerdì 1 dicembre alle 21 al Teatro Verdi di Firenze l’Orchestra della Toscana (ORT) diretta da Diego Ceretta esegue il Concerto n.5 per pianoforte e orchestra op.73 detto “Imperatore” (solista Alessandro Taverna) e la Sinfonia n.3 op.55 “Eroica” di Ludwig van Beethoven. Basterebbe già questo a rendere attraente la serata, ma c’è di più: con questo concerto parte ufficialmente il nuovo corso dell’ORT che vedrà per i prossimi anni il Maestro Diego Ceretta, ventisette anni compiuti da poco, ma un grande talento già richiestissimo, come suo direttore principale.

Altri due appuntamenti lo attendono in stagione, con la speranza che fra lui e l’orchestra si crei la confidenza artistica e l’affetto che si erano creati con Daniele Rustioni, pure cooptato dall’ORT quand’era molto giovane. «Finalmente di comincia, sono molto emozionato e molto contento – dichiara Ceretta – con l’Orchestra della Toscana abbiamo già fatto un concerto assieme fuori stagione a fine settembre a Pavia, con la Scheherazade di Rimsky-Korsakov, un concerto molto impegnativo, ma è stato comunque un “aperitivo”, se vogliamo. Adesso si inizia per davvero, con l’orchestra al completo, e non vedo l’ora di fare questo concerto». Ceretta ha dimostrato di che pasta è fatto già nei concerti precedenti con l’ORT, come pure nel suo recente debutto sul podio del Maggio e con il Macbeth di Verdi (regia del leggendario Pier Luigi Pizzi, nonagenario) portato nei teatri marchigiani. D’altronde, da violinista di formazione, conosce bene le dinamiche orchestrali; e le estati di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena, nel corso tenuto da Daniele Gatti, ne hanno irrobustito la tempra di musicista e rivelato il talento direttoriale, apprezzato da pubblico e critica.

Per cominciare questa avventura con l’ORT, Ceretta si misura con il titano Beethoven: addirittura con due pezzi grossi del suo catalogo, la Sinfonia Eroica e il Concerto Imperatore. Due composizioni abitate dallo spirito di Napoleone. L’Eroica gli era stata in un primo momento dedicata, perlomeno fin quando Bonaparte non pretese di indossare la corona imperiale; a quel punto Beethoven ne stracciò la dedica e le diede il nome con cui la conosciamo oggi. Anche il titolo di Imperatore si riferisce a Napoleone.

Ma non si deve al compositore: gli fu attribuito dall’editore in virtù del carattere militare di questa partitura che Beethoven offrì all’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena, fiorentino di nascita in quanto figlio del granduca Pietro Leopoldo, proprio quello che celebriamo con la Festa della Toscana.

Solista di questo caposaldo del repertorio pianistico è Alessandro Taverna, musicista glocal che è stato capace di coniugare la dimensione internazionale della carriera (avviata nel 2009 grazie all’affermazione al Concorso di Leeds) con la devozione alle radici e al territorio da cui proviene. Infatti ha deciso di continuare a insegnare nello stesso luogo in cui si è formato, la Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro, di cui cura anche il festival concertistico. E da qui la sua attività si irradia ovunque: come docente alla prestigiosa Accademia pianistica di Imola e come concertista nei principali cartelloni europei e americani. 

Venerdì 1 dicembre alle 21

Teatro Verdi (via Ghibellina 99)

Intero €22,00 * – Ridotto €18,00 * – Under 30 €10,00 – Studenti €5,00 – (*) + €2,00 se acquistati in prevendita – Biglietti acquistabili alla Biglietteria del Teatro Verdi (tel. 055 212320), nei punti vendita del Circuito Ticketone e online su Ticketone.it

Diego Ceretta, Firenze, Ludwig van Beethoven, Musica, Stagione 2023-2024, Teatro Verdi di Firenze

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