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Vertice a Palazzo Chigi: mercati in tensione, spread oltre 300punti, Ue minaccia intervento

ROMA – Mercati in tensione sulla manovra, lo spread, dopo accelerazioni e frenate, sfonda i 300 punti e si ferma a 302, con il tasso del decennale ai massimi dal 2014. Tensione che si ripercuote anche sugli equilibri di maggioranza con la Lega che incolpa il reddito di cittadinanza che creerebbe caos perchè è una misura ancora poco chiara per quanto riguarda platea e meccanismo.

EURO – Intanto anche l’Euro va a picco contagiando le altre monete europee. Il presidente leghista della commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi, afferma: «Se l’Italia avesse una propria moneta risolverebbe gran parte dei problemi». Ma su questo arriva anche la puntualizzazione di Conte. «L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea e dell’Unione Monetaria e ci tengo a ribadirlo: l’euro è la nostra moneta ed è per noi irrinunciabile. Qualsiasi altra dichiarazione che prospetti una diversa valutazione è da considerarsi come una libera e arbitraria opinione che non ha nulla a che vedere con la politica del Governo che presiedo, perché non contemplata nel contratto posto a fondamento di questa esperienza di governo».

ECOFIN – Da Lussemburgo, al termine della riunione dell’Ecofin, il vicepresidente Dombrovskis annuncia che la Commissione Ue ‘è pronta ad applicare le regole del Patto di Stabilità sull’Italia che, con il deficit al 2,4%, oltrepassa la flessibilità concessa’, mentre il ministro austriaco Loger si augura che Tria (a Roma in anticipo per lavorare alla nota di aggiornamento del Def da presentare in Parlamento) ‘convinca il suo governo a rispettare le regole comuni’. E Salvini attacca Juncker: ‘Parlo solo con persone sobrie’, dopo le parole del presidente della Commissione Ue, che aveva ipotizzato un rischio Grecia per l’Italia.

VERTICE – Intanto è in corso un vertice ristretto,  Conte-vicepremier-Tria-Moavero, sulla manovra a Palazzo Chigi che precede la cabina di regia messa in campo sulla manovra stessa.

OPPOSIZIONE – Intanto l’opposizione attacca, quasi sollevata dal rialzo dello spread, sperando così di essere rimessa in gioco come nel 2011. Ma stavolta non c’è Napolitano e la Merkel è indebolita. «Ci faranno fare la fine della Grecia», dice il Dem Anzaldi, mentre il presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo Udo Bullmann è convinto che «l’Italia non è la nuova Grecia, perché ciò che sta accadendo in Italia non è tanto una questione di economia ma di politica. La coalizione al governo sta facendo di tutto per organizzare un conflitto con le istituzioni europee, tentando di raccontare una storia che li protegga a casa propria», spiega.

Italia, spread, ue


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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