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Il video dell'aggressione al cameriere Zakir Hossain

Pisa, è scappato in Tunisia l’assassino del cameriere bengalese

Il video dell'aggressione al cameriere Zakir Hossain
Il video dell’aggressione al cameriere Zakir Hossain

PISA – Gli autori dell’aggressione al lavapiatti bengalese nel centro di Pisa sono stati tutti identificati, ma il suo omicida martedì si era fuggito a Tunisi imbarcandosi su un aereo da Malpensa. Si tratta di un 26enne autotrasportatore tunisino in Italia da anni. E’ stato lui a colpire con un pugno il bengalese Zakir Hossain domenica notte, il cameriere era posi spirato due giorni dopo all’ospedale di Cisanello.

Il fuggitivo si chiama Hamrouni Hamza, non ha precedenti penali e vive a Cascina, in provincia di Pisa così come gli altri componenti del gruppo di cui faceva parte. E’ stata chiesta l’estradizione e la misura cautelare per omicidio preterintenzionale. Un altro giovane, Simone Tabbitta e un minorenne sono indagati per favoreggiamento. Un quarto è considerato estraneo.  L’auto, una Ford Fusion su cui sono scappati dopo l’aggressione, è intestata ad un parente di Tabbita. I giovani sono stati rintracciati grazie alle informazioni su Facebook che ha permesso agli investigatori di individuarli. Ma anche grazie al video, diffuso dalla Procura, con le immagini delle telecamere di sorveglianza urbana. Alla polizia sono arrivate segnalazioni che hanno consentito di risalire ai componenti del gruppo.

Un’aggressione priva di senso, secondo gli investigatori. I giovani andavano in giro cercando la lite. Ma il colpo dato a Zakir è stata un’iniziativa personale del tunisino con gli altri rimasti sbigottiti.

Gli inquirenti hanno ribadito che lo stesso gruppo, due ore dopo l’aggressione al bengalese, è tornato in centro a Pisa e avrebbe tentato almeno altre due aggressioni. Le vittime non hanno reagito e la situazione non è degenerata.

«Nessun knockout game a Pisa» ha tenuto a precisare il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, spiegando come per le indagini sull’omicidio del cameriere bengalese Zakir Hossain. L’esclusione dell’ipotesi knockout game, la moda giovanile che consiste nel colpire un ignaro passante e scappare, scongiura «il rischio di pericolose emulazioni» aggiunge Tagliente.

Pisa si è stretta intorno alla comunità bengalese per ricordare Zakir. Oltre un migliaio i cittadini che alle 15 si sono ritrovati in piazza Vittorio per la manifestazione che poi si è snodata per le vie del centro, fino a Corso Italia luogo dell’aggressione mortale. Tra le autorità presenti il sindaco Marco Filippeschi e il presidente della Provincia Andrea Pieroni. «Chiediamo verità e rispetto come persone e sicurezza per noi e per i nostri figli -hanno detto i portavoce della comunità bengalese- Tutta la città è vicina alla famiglia e alla comunità di Zakir» ha detto il sindaco Filippeschi.

aggressione, Polizia, procura pisa


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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