Toscana, Rossi all’attacco: vuol mettere un tetto agli stipendi dei manager (che c’è già)

FIRENZE – Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, torna sul tema di soldi da prelevare dalle tasche dei cittadini per impinguare le esangui casse pubbliche. Dopo aver signorilmente incassato le osservazioni di FirenzePost, che gli ha ricordato che i prelievi sulle sole pensioni sono stati dichiarati incostituzionali, oggi cambia bersaglio e se la prende con gli stipendi dei manager pubblici. Fra questi spero che stavolta includa anche quelli delle regioni, degli enti locali, delle varie partecipate che spendono e spandono quattrini pubblici.
ROSSI – Dice Rossi: “Propongo un tetto agli stipendi dei manager pubblici per combattere il precariato e l’ingiustizia sociale. Domanda: perché lo stipendio di un alto dirigente della Casa Bianca non supera i 118mila mentre quello dei dirigenti delle nostra pubblica amministrazione va da 180 a 280mila? E un insegnante precario raggiunge a mala pena 12mila euro l’anno?”
GOVERNO – Un tetto agli stipendi dei funzionari (e non di tutti i manager pubblici) è già stato fissato dal Governo Renzi (a 240.000 € lordi annui) e ha come riferimento il trattamento del primo Presidente della Corte di Cassazione. Tutti i funzionari pubblici, ovviamente, debbono guadagnare meno del nostro Presidente della Repubblica (268.000 €). In questo senso sono (o dovrebbero) essere stati ridotti gli stipendi di alcuni alti funzionari statali, che prima superavano tale cifra.
SOLE 24 ORE – A proposito di interventi sulla finanza pubblica, forse a Rossi è sfuggita un’interessante intervista di Roberto Napoletano al Vice Presidente della Bei Dario Scannapieco, pubblicata dal Sole 24 ore di domenica 14 settembre. Il numero 2 della Bei ha detto: «A noi ci ha rovinato il titolo quinto, tutto quel potere alle Regioni, la moltiplicazione delle burocrazie e l’incapacità cronica di esaminare i dossier, di misurarsi con i problemi e di superare gli ostacoli. – E ha proseguito, citando Moravia – : Ricordi gli Indifferenti ? Ricordi Leo? Era un ministeriale, seduttore, certo arrivista e spregiudicato, ma il suo ruolo sociale era molto rispettato da tutti. Se l’Italia vuole ripartire deve tornare a portare rispetto agli uomini dello Stato che ha saputo scegliere, non è da tutti scrivere una legge, non è da tutti studiare e preparare un dossier, ma bisogna sapere fare bene e presto, non bisogna perdere i bravi che ci sono e non bisogna avere paura di cercare i migliori sul mercato».
E per far questo i migliori vanno retribuiti convenientemente, se no si dirigono ovviamente verso l’impiego privato o espatriano. Quindi il tetto stabilito per legge dal Governo è accettabile, in quanto risponde a parametri ben individuati. Negli Stati Uniti domina invece il privato, e il pubblico, anche ai massimi livelli, come gli alti dirigenti della Casa Bianca, resta indietro. Ma si tratta di mondi e di sistemi completamente diversi.
