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Legge di stabilità 2016: fatta per ricchi, industriali, agricoltori. Penalizza impiegati e pensionati

 

Renzi e Marchionne: il manager Fiat  disse che erano stati gli industriali a favorire  la scalata dell'ex sindaco di Firenze
Renzi e Marchionne: il manager Fiat disse che erano stati gli industriali a favorire la scalata dell’ex sindaco di Firenze

Analizzando più in dettaglio la legge di stabilità, per quello che si può comprendere, si ha subito l’impressione che i ceti più favoriti siano i proprietari di case, soprattutto quelli coi redditi più alti, la grande industria, gli agricoltori. Quelli che invece ottengono i minori benefici sono i dipendenti pubblici e i pensionati.

CASE – La cancellazione dell’Imu e della Tasi sulle prime case vale 3,7 miliardi di euro a beneficio di circa 17,9 milioni di famiglie che risparmieranno in media 180-200 euro. I benefici maggiori andranno a chi ha redditi più alti ed immobili di maggior pregio, con un risparmio in media di 2200 euro, con punte che arrivano ad oltre 6000 euro. Lo sconto sugli immobili di pregio (ville, castelli ecc) vale circa 80 milioni di euro.

AZIENDE – Le aziende, soprattutto quelle più grandi, beneficeranno dei super ammortamenti al 140% per i nuovi beni strumentali. In più il governo ha stanziato incentivi per promuovere gli accordi aziendali legati alla produttività e quelli sul welfare aziendale. Queste misure valgono 600 milioni. Benefici, calcolati in circa 800 milioni, anche ai proprietari agricoli con l’eliminazione dell’Imu e l’inserimento di numerosi incentivi.

STATALI – Per il rinnovo dei contratti pubblici il governo stanzia meno dei 300 milioni annunciati alla vigilia del varo della legge di stabilità, si scende a 200. A conti fatti, denunciano i sindacati sono 5 euro in più al mese a testa: un’elemosina. E perciò minacciano scioperi. In vista una stretta sui manager pubblici (a cominciare da chi ha stipendi sopra i limiti fissati) e sui dirigenti, col taglio del 10% degli uffici alle dipendenze dei ministri.

PENSIONATI – Sono, come al solito, la categoria più derelitta. Non hanno avuto il beneficio dell’estensione degli 80 euro, devono fare a meno della flessibilità in uscita rinviata (forse) al prossimo anno. E resta in forse l’aumento della no tax area, che avrebbe almeno eliminato un prelievo dalle fasce più basse dell’assegno, con un guadagno medio di circa 30 euro, andato in fumo anche quello.

POVERTÀ – Il Governo ha adottato però misure contro la povertà, prevedendo uno stanziamento che nel 2016 sarà di 600 milioni di euro, che salirà a un miliardo dal 2017.

DE RITA – Il sociologo Giuseppe De Rita, fondatore del Censis, dichiara che si tratta di una legge di stabilità più “deficit spending” che “spending review”, cioè risparmia 5 miliardi tagliando le spesa pubblica ma ne spende altri 22; cerca comunque di dare la scossa a una ripresa fiacca.

Renzi ha concepito questa manovra in prospettiva  delle elezioni 2016, ma deve ricordarsi che le categorie dei pensionati e dei dipendenti pubblici sono molto numerose e votano. Il premier, davanti a una platea di elettori del Nordest, ha affermato che abbassare le tasse non è di destra o si sinistra, è solo giusto. Ma bisogna vedere in che modo e a vantaggio di chi si interviene. A tal proposito è estremamente significativo il fatto che la legge di stabilità sia lodata dagli industriali (in particolare da Marchionne) e contestata dai sindacati e dalla minoranza dem. Pierluigi Bersani afferma su Facebook:«Che cosa vogliamo fare dell’articolo 53 della Costituzione, che parla di progressività? Le norme sulla casa introducono per via di fatto un 53 bis: chi ha di più paga di meno».  E Berlusconi afferma che Renzi ha copiato da lui. Ma evidentemente quel che non può fare la destra lo può fare una sinistra dissimulata.

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