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Batistuta cittadino onorario di Firenze: la cerimonia in Palazzo Vecchio (20 anni dopo la prima proposta)

Gabriel Omar Batistuta riceve dal sindaco, Dario Nardella, la cittadinanza onoraria di Firenze
Gabriel Omar Batistuta riceve dal sindaco, Dario Nardella, la cittadinanza onoraria di Firenze

FIRENZE  – Reconquista, in Argentina, è la sua città d’origine. Ma Firenze è, da oggi 3 ottobre 2016, la città che ha voluto Gabriel Omar Batistuta come cittadino onorario. L’ex bomber viola, non a caso rinominato Batigol perché è colui che ha segnato più reti in assoluto con la maglia viola, ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco, Dario Nardella, nel salone dei  Cinquecento, dopo l’ok del Consiglio comunale alla delibera presentata  dalla giunta. Alla cerimonia di conferimento erano presenti le  autorità cittadine e l’ambasciatore argentino in Italia, Tomas Ferrari. Visibilmente emozionato, Batistuta ha ringraziato per l’onore di  potersi fregiare del titolo di fiorentino. Stasera Batistuta sarà in campo al Franchi, nella Partita Mundial, come capitano della nazionale del Resto del Mondo contro l’Italia guidata da Giancarlo Antognoni, capitano viola per sempre. Partita con incasso destinato alla beneficenza.

Gabrfiel Omar Batistuta, quand'era il Re Leone, e segnava gol a mitraglia
Gabrfiel Omar Batistuta, quand’era il Re Leone, e segnava gol a mitraglia

NARDELLA – «Se Batistuta non si è dimenticato di Firenze, Firenze non si è dimenticata di Batistuta – ha detto il sindaco Nardella – La cittadinanza onoraria è il riconoscimento più importante che una città possa conferire e tiene conto non solo delle qualità in questo caso  sportive della persona, e quelle di Batistuta sono riconosciute in tutto il mondo, ma anche della capacità di incarnare i valori di una  città, del suo popolo e della sua storia. Batistuta – ha proseguito il sindaco – in tutti questi anni, e in tutte le sue azioni, ha sempre manifestato grande amore e gratitudine  per la nostra città e continua anche ad essere uno dei più appassionati ambasciatori di Firenze nel mondo. Il conferimento della cittadinanza onoraria a questo grande campione è un’occasione per trasmettere alle nuove generazioni i valori più sani di convivenza e rispetto delle regole attraverso una figura considerata esempio e punto di riferimento. Un modo – ha concluso Nardella – non solo per esprimere a Batistuta una forte gratitudine ma anche per incitarlo a portare sempre in alto il nome di Firenze nel mondo. Una missione che vogliamo condividere con il nuovo cittadino onorario di Firenze Gabriel Omar Batistuta».

WORLD SOCCER – Gabriel Omar Batistuta, nato in Argentina il 1º febbraio 1969, ha vestito dal 1991 al 2000 la maglia della Fiorentina vincendo una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, totalizzando 332 presenze tra campionati e coppe, segnando complessivamente 207 gol e diventando, con 152 reti, il miglior marcatore della storia della Fiorentina in serie A. E’ considerato uno dei più forti attaccanti di tutti i tempi: è stato inserito nella Fifa 100, ossia la lista dei 125 migliori giocatori viventi redatta dalla federazione calcistica mondiale; occupa la  23esima posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del ventesimo secolo pubblicata da World Soccer; dal 2014 fa parte della Hall of Fame del calcio italiano. Come cannoniere della Fiorentina, Batistuta ha superato di poco un altro straordinario calciatore, cioè lo svedese Kurt Hamrin, che la cittadinanza fiorentina l’ha ottenuta da solo, e di fatto, considerato che vive a Firenze dal 1958 e che qui ha sempre avuto casa e famiglia, anche nei periodi post viola, quando andò a giocare nel Milan e nel Napoli.

PROPOSTA – Lasciate ricordare, a questo punto, un episodio personale e professionale di chi firma questo articolo:  la cittadinanza onoraria concessa ora a Batistuta, venne da me proposta, sulle pagine de «La Nazione», oltre vent’anni fa, esattamente nel 1994. Ne parlai una domenica, uscendo dallo stadio, con l’allora sindaco Giorgio Morales, che dimostrò, lì per lì, una buona disponibilità. Che riportai il giorno dopo in un articolo che feci uscire sulla «Cronaca di Firenze». Ma improvvisamente, quel lunedì pomeriggio, arrivò da Palazzo Vecchio una sorta di smentita ufficiale, firmata proprio da Morales, il quale ci aveva ripensato, spiegando che stimava molto Batistuta, ma che non riteneva  opportuno che un calciatore potesse ottenere la cittadinanza onoraria. Vent’anni dopo, evidentemente, le cose sono cambiate.  Tempi maturi, si direbbe. Oggi quello di Batistuta è un nome che il sindaco, Dario Nardella, spende volentieri. Personalmente ne sono contento. Ma vorrei che la concessione della cittadinanza onoraria, soprattutto in una città come Firenze, che è quel che è e conta quel che conta, non si misurasse solo in termini di convenienza o di opportunità politica. Mi chiedo, per esempio, quanto tempo ci vorrà ancora  a Palazzo Vecchio per arrivare a dare un solenne riconoscimento a Oriana Fallaci. Nata e morta a Firenze, ma evidentemente ancora personaggio scomodo per alcuni di coloro che siedono in consiglio comunale.

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Sandro Bennucci

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