Skip to main content

Sicurezza: diktat di Gabrielli a prefetti e questori, espulsione immediata dei migranti irregolari

ROMA – Dopo che due valorosi agenti hanno neutralizzato Anis Amri, l’autore della strage di Berlino, dopo l’espulsione di un tunisino che aveva avuto l’ordine di compiere attentati in Italia, in previsione delle Feste di fine anno organizzate in molte città, il Capo della polizia Franco Gabrielli ha inviato nuove disposizioni a prefetti e questori per garantire al meglio la sicurezza. Dovranno essere effettuati e moltiplicati i pattugliamenti «per il rintraccio degli stranieri e allontanamento degli irregolari dal territorio nazionale» e saranno predisposte «attività di controllo straordinaria per un’azione di prevenzione e contrasto a fronte di una crescente pressione migratoria e di uno scenario internazionale connotato da instabilità e minacce».

Tali disposizioni hanno anche la finalità di «intercettare fenomeni di sfruttamento e inquinamento dell’economia del territorio collegati a forme di criminalità organizzata di livello nazionale e transazionale». vengono anche indicati gli ambienti — piazze di spaccio, luoghi di vendita di materiale contraffatto — in cima alla lista delle zone da perlustrare. Un’attività che dovrà essere «pianificata al fine di ottimizzare le risorse disponibili» coinvolgendo tutte le forze di polizia, compresa quella locale e non escludendo di poter ottenere «rinforzi di unità specialistiche». I prefetti, in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dovranno «attivare piani straordinari di controllo del territorio volti non solo al contrasto dell’immigrazione irregolare, ma anche dello sfruttamento della manodopera e delle varie forme di criminalità che attingono dal circuito della clandestinità».

Le finalità del diktat di Gabrielli sono pienamente condivisibili, così come l’indicazione dell’allontanamento immediato degli irregolari nei Paesi d’origine. Si dà il caso però che finora quest’attività non sia stata realizzata non per mancanza di volontà o di capacità di prefetti e Forze dell’ordine, ma perché in concreto espellere gli irregolari non è affatto semplice. Sono i dati del 2016 a dimostrarlo: a fronte di circa 40 mila stranieri senza permesso rintracciati in Italia, per circa 30 mila è stato firmato il provvedimento di espulsione, ma appena 5 mila sono rientrati a casa. Le difficoltà riguardano non solo i costi per i rimpatri, ma soprattutto le resistenze degli Stati di arrivo a concedere il nulla osta. Attualmente soltanto l’Egitto, la Tunisia e la Nigeria accettano di riprendere i propri connazionali, sia pur tra mille difficoltà e sempre con l’impegno di Roma di organizzare i voli charter per il rientro. E non sono certo, a parte la Nigeria, i paesi dai quali proviene la maggioranza dei migranti irregolari.

 

direttive, espulsioni, gabrielli, immigrazione, prefetti, questori


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741